mercoledì 30 maggio 2012

Baci di dama

...potevano venire meglio, ma anche peggio...diciamo che non hanno raggiunto la perfezione estetica...di sicuro. Quella del gusto...non saprei dire, non avendone mai assaggiati prima, ma seguendo alla lettera (a parte la farina di riso) le istruzioni della Ale di MenuTuristico, penso di aver fatto un buon lavoro: come ha scritto lei “vanno cotti a temperatura bassissima: 130- 140-150 gradi al max, dipende dai forni, per un quarto d'ora, venti minuti. Vanno tirati fuori ancora friabilissimi e lasciati all'aria a raffreddare: in questo modo, prendono la loro consistenza caratteristica, che va di pari passo con il loro sciogliersi in bocca." Io forse li ho tenuti 5 minuti di troppo in forno...infatti una volta raffreddati e farciti col cioccolato fuso e fatto solidificare, ne ho assaggiato uno...buono, ma non friabilissimo, mentre con mio grande stupore si è avverato quest'altra cosa:"Migliorano col riposo, ma solo se conservati ermeticamente: la vecchia scatola di latta per i biscotti va benissimo.“Infatti il giorno dopo erano ancora più buoni e più "scioglievoli" al palato, anche se molto migliorabili...sarà per la prossima volta!
Per gli ingredienti e il procedimento vi rimando come già accennato, all'originale di Ale.
Di mio solo le foto.




Baci a tutti.

lunedì 28 maggio 2012

Budino di zucchine e basilico per l'MTC...per caso!

Sabato siamo stati dai nonni di campagna perché non potevamo andare da loro per il pranzo della domenica come consuetudine,  causa gita del nido della Sere, così gli abbiamo fatto un'improvvisata e come sempre siamo andati nell'orto e nel pollaio a fare la spesa, ecco l'elenco del bottino: le famose "uoua" della Sere, che ora sono diventate "ova" (che emozione!), dei piccoli e teneri carciofi da pinzimonio, rucola, menta (ma poca poca purtroppo), bietoline (le ultime penso) e delle zucchine!
Risultato: frigorifero strapieno di cibarie varie (anche per la spesa settimanale naturalmente); quindi stamani mi sono promessa di iniziare un po' a svuotarlo, anche perché fra una settimana partiamo per l'isola d'Elba! Il mio pensiero si è soffermato sulle zucchine, che non essendo amatissime dal mio marituccio, me le devo cucinare per forza a pranzo, con la Sere e la nonna Carla, che devo dire le ha molto apprezzate l'ultima volta, crude tagliate fini fini in insalata con tante erbette aromatiche e semini, ma oggi avevo proprio voglia di rifare il budino salato dell'MTC di Maggio, anche senza partecipare, dato che oggi è il 29.....quindi...senza troppo pensarci ho raccolto un po' di cose dal frigo, le uova, lo yogurt greco un goccio di panna fresca, il pecorino di Pienza e le zucchine naturalmente; e dal terrazzo, il basilico e un bellissimo limone...e poi non so perché, prima di iniziare a trafficare, il mio sguardo si è soffermato sul calendario appeso al muro e...noooo...ma oggi è il 28...quindi ancora sarei in tempo...o mamma...ancora...o mammina...per partecipare con la seconda ricetta ad un MTC (cosa mai accaduta per me...almeno che io mi ricordi)...io...che di solito preparo il piatto e poi passa minimo una settimana prima di pubblicare un post decente!
No stavolta devo fare tutto espresso, stavolta è proprio il caso di dire: COTTO E POSTATO!
E va bene le sfide non mi hanno mai fatto paura e così eccomi qua a delirare qualcosa sul mio blog, prima di pubblicare le foto e la ricetta....tatatataaaaaaaaa...et voilà!
Budino di zucchine e basilico con crema di yogurt greco, zest di limone e paprica dolce con pane nero ai sette cereali
La scorzetta di limone, un po' più grossa, che vedete e completamente edibile, perché sbollentata più volte



Per 6 budini circa

500 g di zucchine,
100 g di yogurt greco
50 g di panna fresca
2 uova
10 foglie di basilico
30 g di pecorino di Pienza semistagionato,
sale. 

Come per la ricetta precedente, per il procedimento mi sono attenuta fedelmente a quello di Francesca, ma le zucchine non le ho cotte, le ho solo grattugiate, mentre una parte le ho frullate con il basilico, poi ho unito tutti gli ingredienti.


Per la crema di yogurt
Ho mescolato dello yogurt greco con un po' di zest (scorza, ma zest fa più fico) di limone e paprica dolce e un pizzico di sale.


Per il pane nero ai sette cereali avevo il preparato...scusate..ma come ho già accennato..oggi partecipo proprio per caso...e casualmente stamani ho fatto questo pane...semplice semplice, ma buono buono...quindi ne ho approfittato!

P.S. Mi sono dimenticata una cosa importantissima...tutto ciò è stato possibile perché il mio fagottino di 2 mesi e mezzo é dolcemente cullato da circa 3 ore  da un fantastico dondolo di cui non posso fare pubblicità, ma che si capisce dalla foto...forse...in ogni caso lo consiglio alle future mamme...ormai io e Diego non ne possiamo più fare a meno!


mercoledì 23 maggio 2012

La Sere al nido, Diego dorme ancora = post per MTC

Eccomi...buongiorno a tutti/e! Non so quanta autonomia mi resta ancora per scrivere due righe sul mio povero blog dimenticato da tutti (in primis da me!), quindi, come sempre, cercherò di essere breve. Come ogni volta cerco di non mancare all'appuntamento fisso con il "torneo" più coinvolgente della rete: l'MTChallenge, che questo mese ha come tema una ricetta apparentemente semplice, ma molto originale e creativa per gli infiniti abbinamenti di sapori e colori, i budini salati, proposti da Acquolina/Francesca.
Il piatto l'ho preparato giorni fa, poi ho avuti dei problemi tecnici con il pc (e non solo) e quindi lo pubblico solo ora, ma riflettevo sulle varie motivazioni per cui i miei post sono ridotti all'osso da un po' di tempo e sono arrivata alla conclusione che il tempo e la voglia che mi manca, non è nel cucinare o inventare piatti nuovi (anzi quando posso, mi chiudo in cucina e produco torte, pane, sformati, ecc...) ma sono sopraffatta dalla pigrizia della "post-produzione": la foto bella che comunque va scattata di giorno con tutta la mise in place; la foto brutta, ai piatti della cena, con la luce artificiale (ma come fate a fare tutte belle foto? Mangiate tutto a pranzo?), quindi più veloce da fare, ma che mi spazientisce il marito tornato affamato da lavoro; e poi (lo so, non ci va una congiunzione dopo il ;)...il post...il testo che dovrebbe fare da cornice e presentare le foto dei piatti...uff...che fatica....no no...ultimamente mi piace solo cucinare...ah...trovata la soluzione, assumerò un fotografo e un publisher che mi scriva meravigliosi e accattivanti post....
Ok, finito il delirante sfogo...scusate...forse è il tempo...qui a Firenze è grigio, grigio....come la "giornata uggiosa" di Battisti...quindi cambio colore e passo al VERDE, "verde baccelli freschi" del nonno Beniamino (o come si chiamano in italiano, fave).

Budino di fave su crema di pecorino di Pienza  e cantuccini con fave e mela Fuji 


Per 4 budini piccoli

250 g di fave sgranate,
50 ml di panna fresca,
1 uova,
20 g di pecorino di Pienza semistagionato,
sale.

Per il procedimento mi sono attenuta fedelmente a quello di Francesca, sostituendo naturalmente gli asparagi con le fave, che dopo averli solo sbollentati li ho privati della pellicina esterna (quindi non li ho cotti del tutto).

Per la crema di pecorino

panna fresca q.b.
pecorino di Pienza grattugiato q.b.
poco sale
poco pepe

Sciogliere semplicemente in un pentolino a bagno maria i due ingredienti fino a raggiungere una consistenza cremosa.



Per 20 cantuccini circa (molto liberamente tratti dai cantuccini di S.Verbert)

110 g di farina
50 g di fave cotte e spellate
30 g di pecorino di Pienza
2 mele Fuji
1 uovo piccolo
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
20 g di olio di oliva
mezzo cucchiaino di sale

Mescolare la farina, il lievito, il pecorino grattugiato e il sale. Aggiungere l'uovo e l'olio, impastare. Incorporare le fave e la mela, precedentemente ridotta a piccoli cubetti e irrorati di succo di limone per non farli annerire (lasciarne alcuni per metterli sulla crema di pecorino). Mescolare il tutto, formare una palla e ricavarne un filoncino alto circa 2 cm e largo 5. Cuocerlo in forno per circa mezz'ora.

Lasciare raffreddare poi tagliare i biscotti in diagonale, a 1 cm di spessore. Mettere di nuovo i biscotti sulla teglia e far cuocere in forno per altri 10 minuti, finche diventano dorati.

martedì 24 aprile 2012

Il primo post DopoDiego? MTC naturalmente!

Per chi mi legge ogni tanto ormai un po' mi conosce e sa benissimo che sono una MTChallenge dipendente e non starò a dilungarmi a spiegare che meravigliosa avventura è parteciparvi ogni mese (o quasi), perché...non me lo posso permettere...devo ottimizzare ogni minuto...infatti sto scrivendo mentre Diego sta poppando...si...questo è un post a due mani+due manine!
Quindi mai come oggi andrò subito al sodo...presentandovi la mia semplicissima frangipane, una crema proposta dalla bravissima Ambra, che io non avevo mai assaggiato e dalla quale sono rimasta piacevolmente colpita per la completa versatilità nell'abbinamento con altri profumi e sapori...infatti quante altre versioni avrei voluto fare...accipispolina!
Frangipane al Cioccolato in Fior di Grappa
con marmellata di mandarini e gelatina di zibibbo
Per la crema frangipane di Ambra
- 100g di farina di mandorle (o mandorle pelate)
- 100g di burro appena ammorbidito
- 100g di zucchero semolato
- 1 uovo
- 30g di fecola di patate/maizena
- mezzo bicchierino di Cioccolato in Fior di Grappa
Per la flaky pie crust (pasta brisée friabile) dal libro Buon appetito America di L. Evans
160 g di farina
un pizzico di sale
un pizzico di lievito per dolci
100 g di burro freddo tagliato a dadini
acqua gelata q.b.
1/2 cucchiaio di aceto (io ho usato quello di mele biologico)
Per la farcitura e la copertura
Un barattolo di marmellata extra di mandarini
3/4 cucchiai di gelatina di zibibbo fatta in casa
Per decorare
Scagliette di cioccolato fondente, triangolini di flaky pie crust e un chicco di anice stellato

Procedimento
Per la crema frangipane vi rimando alla spiegazione di Ambra, sostituendo l'acqua di fiori di arancio con il mezzo bicchierino di liquore al cioccolato.
Prima di preparare la brisée friabile, ho messo la farina in frigorifero per una trentina di minuti e il burro in freezer per 10 minuti. Una nota: questa pasta è il guscio della famosa American Apple pie, che deve essere ricoperta da un disco di brisée, quindi io ho dimezzato le dosi.
In un robot da cucina ho lavorato brevemente la farina, il lievito e il sale. Ho unito il burro fino a ottenere un impasto granuloso. Poi ho aggiunto l'aceto e la minor quantità possibile di acqua, finchè non si forma un impasto omogeneo che si stacca dalle pareti del mixer. Ho formato un panetto e l'ho messo in frigorifero per almeno un'ora. 
Passato il tempo necessario, ho rivestito una teglia imburrata e infarinata con il disco di flaky pie trust (con la pasta avanzata, ne ho ricavato un cerchio, l'ho tagliato a spicchi e messo in forno a 180°C per 10 minuti), ho farcito con la marmellata di mandarini e ricoperto con la crema frangipane e infornato a 180°C per 30 minuti circa, finchè la crema non diventa un po' croccantina e dorata. Ho lasciato raffreddare, poi ho lucidato con la gelatina di zibibbo e decorato con le scagliette di cioccolato e i triangolini di brisée.



Grazie, come sempre allo "staff" di Menuturistico e in particolare anche ad Ambra!
P.S. Anche la nonna Carla ringrazia mooolto sentitamente...infatti sta aspettando le altre versioni, anche se, probabilmente, non parteciperanno...

giovedì 23 febbraio 2012

L'antipasto di S. Valentino per l'MTC

Questo mese il piatto proposto da Bucci, la vincitrice dell'MTChallenge di gennaio, non lo posso nascondere, inizialmente mi ha abbastanza sconvolto, non avendolo mai fatto e tanto meno assaggiato: il paté, come ben descritto da Ale, che si distingue dal paté in crosta, dalle mousse e dalle terrine, perché l'ingrediente base deve essere cotto, prima di essere frullato insieme ad un grasso, di solito burro, e messo a solidificare in frigo, per poi essere servito con un complemento come una salsa, dei crostini, gelatina, ecc...ma per una spiegazione più approfondita e accurata vi consiglio di andare a vedere i link sopra citati di Menuturistico e della Bucci.
E ora passiamo al mio piatto, dal nome molto lungo....che ancora non ho deciso...lo sto inventando al momento....
Allora....di sicuro...è un...
Paté di salmone al vapore di Dolcetto d'Alba
con rosellina di prosciutto di Parma
su crostino di pane al limone e ai semi misti tostati 
con burro casalingo affumicato

...e poi la piccolissima variante estemporanea, che mi ha causato non pochi problemi...
Paté di salmone al vapore di Dolcetto d'Alba
avvolto nel prosciutto di Parma e gelatina di Dolcetto


Ecco come ho fatto...o almeno...all'incirca...tutte le volte che devo descrivere la ricetta per l'MTC sono sempre in difficoltà, perché inventandomela al 90% ho sempre paura di dimenticarmi gli ingredienti e il procedimento...farò del mio meglio.


Ingredienti per tre cubotti
Per il paté
400 gr di salmone fresco
1 porro
mezzo bicchiere di Dolcetto d'Alba
due cucchiaini abbondanti di mascarpone
1 cucchiaio di gelatina di Dolcetto
sale Blu di Persia leggermente speziato
Per il pane al limone e semi tostati
300 ml di acqua
1 cucchiaino di olio d'oliva
1 1/2 cucchiaino di succo di limone
245 gr di farina di grano duro per pane
245 gr di manitoba
9 gr di lievito di birra fresco
75 gr di semi tostati misti (sesamo, lino, girasole, papavero, zucca)
Per il burro casalingo affumicato
seguite esattamente le dosi e il procedimento di Bucci qua
Per la gelatina di Dolcetto d'Alba (estemporanea)
250 ml di acqua che ho utilizzato per cuocere il salmone (2/3 acqua, 1/3 di vino)
85 gr di zucchero
15 gr di Fruttapec 2:1

Preparazione
Cuocere il salmone al vapore: versare nella pentola l'acqua con il Dolcetto, nel cestello per il vapore (io mi trovo bene con quello in vetro) mettere uno strato di rondelle di porro e sopra adagiarvi i pezzi di salmone.

Dopo circa 10 minuti controllate la cottura, se è quasi cotto, è pronto, spegnete e fate riposare per due minuti il salmone che finisce di cuocere "da solo".
Nel frattempo ho fatto la gelatina, una volta pronta, lasciatela nel pentolino, così si solidifica più lentamente e si potrà utilizzare meglio.
Frullare il salmone, senza il porro, (pulito delle lische) con il mascarpone, un cucchiaino di gelatina e una macinata di sale Blu.
Il pane l'ho fatto con la macchina del pane: versare gli ingredienti nel seguente ordine: acqua, olio d'oliva e il succo di limone. Aggiungete infine la farina e il lievito (se non avete quello fresco, mettete un cucchiaino di quello secco). Selezionate il programma apposito (almeno di 3 ore e mezzo, nella mia mdp è quello per il pane senza sale), dopo circa 20 minuti aggiungere i semi tostati misti.
Riempiamo gli stampini: io avevo lo stampo in silicone multiplo con 12 cubi (io ne ho riempiti solo tre), in due ci ho versato semplicemente il composto di salmone, poi stimolata, ahimè, da tutta la vostra creatività ho voluto strafare (per me, perché non ho mai avuto a che fare con il paté e tantomeno con il guscio di gelatina!!!!!), quindi seguendo le istruzioni della Bucci ho spennellato tre volte le pareti di un cubo con la mia gelatina, facendo solidificare ogni volta il singolo strato (e qui caliamo un velo pietoso), poi ho rivestito con dei ritagli di prosciutto di Parma, ho riempito con il restante paté di salmone ho messo in frigo e ho incrociato le dita fino a sera (per la cena di S.Valentino).
Tutto ciò naturalmente l'ho fatto di mattina, nel tardo pomeriggio ho composto i tre cubotti: li ho sformati (non so come...ma integri), quello con la gelatina era già bello che pronto e l'ho impiattato semplicemente, per gli altri due mi sono accorta di aver commesso una piccola leggerezza, non li dovevo fare a cubo perché altrimenti con il pane sotto diventavano delle torri, quindi ne ho preso uno solo e l'ho diviso a metà, ho ricavato dei quadrotti di pane delle stesse dimensioni, li ho tostati leggermente  e li ho uniti tra di loro (vabbè dalle foto si capisce meglio), intervallandoli con un bello strato di burro casalingo affumicato (abbondate, perché il salmone l'ho fatto volutamente non troppo saporito), poi ho formate delle "roselline" di prosciutto e le ho messe sopra i cubotti di paté "nudi", ho decorato infine con dei grani di pepe colorati.
Cubotti sfocati con la mise en place dietro....
Il risultato visivo lo vedete e potete giudicare voi, per quello del gusto, con mia grande sorpresa ho preferito quello del paté rivestito, dove il sapore deciso, ma non esageratamente salato del prosciutto si è fuso molto bene con quello delicato e dolciastro del salmone e della gelatina al Dolcetto; per il paté con il pane il sapore era decisamente più delicato, ma esaltato dall'affumicatura del burro, dal profumo di limone e dalla croccantezza dei semi tostati del pane...insomma c'è n'è stato per tutti i gusti...forte e delicato...scegliete voi...il tutto accompagnato degnamente dal sempre presente Dolcetto d'Alba, che ci ha "seguito" fino al primo con i taglierini al Barolo in sugo di funghi e salsiccia sfumato al ...Dolcetto...giuro non è una marchetta....



Tath's all folk!

lunedì 20 febbraio 2012

AT21 a Italia's Got Talent!!!!

AT21, un semplice e freddo acronimo? Assolutamente no: significa Associazione Trisomia 21 di Firenze, significa entusiasmo per la vita, significa sensibilità eccezionale, significa amore, significa impegno.
Dal loro sito ufficiale:
"L'Associazione Trisomia 21 Onlus, fondata nel 1979 da un gruppo di famiglie, ha come scopo primario favorire il migliore sviluppo possibile delle persone con Sindrome di Down e una loro reale integrazione sociale. Attualmente associa più di 200 persone e svolge un'intensa attività sul piano sociale, culturale e riabilitativo." Continua a leggere...
"Quando nasce un bambino ogni famiglia inizia un percorso che accompagna la nuova persona verso l'età adulta, con l'uscita dalla famiglia e l'assunzione di molteplici ruoli nei diversi contesti di vita. Quando nasce un bambino con trisomia 21 i traguardi rimangono gli stessi, si diversificano tempi, spazi e modalità di realizzazione."Continua a leggere...


Questi ragazzi hanno partecipato a Italia's Got Talent e con la loro capacità di emozionarci sono arrivati in semifinale, per loro sarebbe un passo importantissimo arrivare in finale: sabato 25 febbraio andrà in onda la trasmissione, guardiamoli e se ci emozionano con il loro "talento", votiamoli!


Qui il video di quando gli hanno comunicato la promozione alle semifinali!!!

martedì 14 febbraio 2012

Pandispagna farcito...a modo mio.

Il 14 gennaio è stato il compleanno di mio padre, quale miglior occasione per provare a fare per la prima volta il pan di spagna?
Facilissimo, buonissimo e leggerissimo, poi l'ho farcito semplicemente con  due strati di crema: una chantilly e una chantilly al cioccolato, ricoperta di panna montata e decorata con scagliate di cioccolato fondente e lingue di gatto tutt'intorno.
Non vi fate scoraggiare dalla lunghezza del post: è più lungo a scriverlo che a farlo.

Ingredienti per il pan di spagna
75 g di farina
75 g di fecola
sale
5 uova
1 bustina di vanillina (facoltativa)
150 g di zucchero

Ingredienti per la crema chantilly e chantilly al cioccolato:
250 ml di latte
25 g di farina
3 tuorli
meza bustina di vanillina o mezza stecca di vaniglia
75 g di zucchero
50 g di cioccolato fondente grattugiato
250 ml di panna fresca

Per la decorazione
250 ml di panna fresca
scagliette di cioccolato
lingue di gatto

Preparazione
Preparare la crema pasticciera, io mi trovo benissimo con questo procedimento che ho trovato qui...e non lo mollo più: sobbollire il latte (tranne 1/4 di bicchiere), in una casseruola con la vaniglia incisa per lungo.
In una terrina lavorate i tuorli con lo zucchero, poi incorporate piano piano la farina setacciata, alternando l'aggiunta del latte freddo. Togliete la stecca di vaniglia, che avete lasciato in infusione nel latte e aggiungete nella casseruola, poco alla volta e mescolando con una frusta, il composto di uova. A questo punto portate ad ebollizione il tutto e, mescolando sempre, lasciate sobbollire a fuoco dolce per alcuni minuti, finché il composto s'addensi, sbattendo di continuo con la frusta per evitare la formazione di grumi. Spegnete il fuoco, trasferite metà della crema in un recipiente basso e lasciate raffreddare mescolando ogni tanto e ricoprire con la pellicola, mentre aggiungete il cioccolato grattugiato nella restante crema ancora calda, mescolare bene affinché il cioccolato si sciolga, poi raffreddare come descritto sopra. Montare la panna, aggiungerne metà alla crema e l'altra metà alla crema al cioccolato.
Preparare il pan di Spagna (qua il video): dividere gli albumi dai tuorli. Montare gli albumi (dopo 5 minuti aggiungere metà zucchero) a neve ferma. Senza bisogno di pulire le fruste montare benissimo i tuorli (in una ciotola molto grande) con lo zucchero ( con la frusta elettrica almeno 15 minuti, con la planetaria ci vorrà meno). Unire gli albumi ai tuorli delicatamente, con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto, aggiungere farina e fecola setacciate insieme, senza smontare il composto.
Imburrare e infarinare una teglia rotonda a cerniera di circa 24 cm di diametro e versare l'impasto, livellandolo bene.
Infornare nel forno preriscaldato a 180°C per almeno 35/40 minuti, senza aprire il forno per almeno 25 minuti. Controllare la cottura con uno stecchino. Estrarre lo stampo e farlo raffreddare prima di aprirlo.
Dividere il pan di spagna i 3 dischi, farcirli con le due creme, ricomporre la torta e ricoprirla completamente di panna montata, mettere su tutto il diametro le lingue di gatto come nella foto e ricoprire la superficie con i riccioli di cioccolato (io li ho fatti con un pelapatate).



lunedì 30 gennaio 2012

Buon compleanno A prova di mamma!!!

Questo è il primo post che scrivo per un Giveway e penso che sarà anche l'ultimo...troppo complicato per me...seguire tutti i passaggi, i vari link...e poi ricordarsi di controllare se ho vinto...in questo periodo come avete notato scrivo pochissimi post...Ma questa è un'occasione speciale: è il compleanno di un blog veramente utile e interessante, A Prova di Mamma gestito da Marica, che già conoscevo prima che diventasse "famosa" nella bloggosfera!
Cosa fa nel suo blog? Semplice, con grande professionalità e anche l'ironia immancabile del suo carattere, prova per noi tutti gli articoli per l'infanzia che recensisce...e devo dire che dal primo passeggino che ha provato a l'immensa varietà di prodotti e marche che ora recensisce...ne ha fatta di strada!
Marica per questa occasione ha pensato di mettere in palio dei bellissimi premi a tutti i suoi lettori e a tutti quelli che vorranno partecipare, sia blogger che no!
Allora mamme, nonne, zie....che aspettate a partecipare? Qua troverete tutte le istruzioni più dettagliate, e mi raccomando dite che vi manda Mamma in pentola.

martedì 24 gennaio 2012

Cosa non si fa per l'MTC...

Eccomi all'appuntamento mensile immancabile con il challenge culinario  più stravolgente, esaltante, stimolante, istruttivo e pazzo del web. Devo dire che a questo giro ho rischiato proprio di giustificarmi, perchè faccio sempre più fatica a stare in piedi per molto tempo...e questo mese si doveva addirittura tirare la sfoglia...si perchè l'ultima vincitrice dell'MT è stata Stefania, che ha proposto un piatto bellissimo: le tagliatelle, rigorosamente tirate a mano! Ho iniziato subito a "progettare" il piatto, prendendo ispirazione da tante ricette, scartando le ovvie, estrapolando qualcosa da quella e dall'altra...insomma se proprio dovevo faticare, volevo farlo bene questo piatto...almeno nella fase teorica. Ho buttato giù la bozza della ricetta, e me la sono riletta più volte, rimandando sempre la fase operativa, ma dentro di me sapevo che se non mi sarei cimentata con questa ennesima prova, me ne sarei pentita...almeno fino alla prossima sfida...così armatami del mio piccolo mattarello di soli 30 cm (ahimè, mi devo attrezzare per la prossima volta) e dello sgabello sui cui sedermi per lavorare la pasta (in piedi non ce l'avrei proprio fatta) venerdì ho deciso di buttarmi...ho chiamato i miei e ho ufficializzato l'impegno dicendogli che sabato saremo andati come di consueto a pranzo da loro, ma il primo l'avrei preparato io! Così non potevo più ripensarci ormai mi ero "compromessa"...miiii...donna d'onore sono!
Tagliatelle alla rucola 
con calamaretti e pesto di mandorle
Notare lo spessore delle tagliatelle che si confonde con quello dei calamari...
Ingredienti
Per la pasta
400 g di farina
3 uova
3 mazetti di rucola
olio q.b.
Per il sugo
500 g di calamaretti già puliti (circa 800 g interi)
3/4 cucchiai d'olio
2 spicchi d'aglio
vino bianco
poco brodo di pesce
Per il pesto
100 g di mandorle
2 cucchiai d'olio
60 g di pecorino romano
1 spiccho d'aglio
sale e pepe

Preparazione
Alla fine, per quanto mi riguarda, a parte le tagliatelle, la preparazione è tanto facile, semplice e veloce, quanto gustosa. Per l'impasto e la tiratura della sfoglia vi risparmio le mie peripezie e i tanti accidenti che mi sono mandata, cercando di eseguire alla lettera le chiare istruzioni di Stefania e devo dire che se avessi avuto un mattarello lungo almeno il doppio forse il risultato sarebbe stato migliore, quindi vi rimando direttamente al suo post perfettamente esplicativo..ah...Stefania dice molto carinamente, che lo spessore varia a seconda del gusto, io dico che lo spessore che m'è venuto a me non è dipeso dal gusto..ecco!
La rucola l'ho frullata con un po' d'olio e l'ho aggiunta all'impasto, che naturalmente poi ha richiesto un po' più di farina, ma questo si deve fare ad occhio.
Non vi risparmio però la documentazione fotografica.
lo studio
la...tiratura


taglio e essiccazione
Fatte seccare le tagliatelle, sabato mattina ho preparato il condimento.
Ho sciacquato i calamaretti, li ho asciugati e tagliati a listarelle. Ho scaldato l'olio in una padella con l'aglio, l'ho tolto e ho unito i piccoli cefalopodi, li ho saltati per pochi secondi, ho sfumato poco vino e dopo 3 minuti al massimo i calamari sono pronti, se vi prolungate troppo nella cottura si induriscono, quindi assaggiateli e decidete. Il sugo coi calamari deve risultare abbastanza liquido perchè poi deve fornare una cremina quando si aggiunge il pesto, quindi se necessario aggiungete un po' di brodo. Io siccome dovevo trasportare tutto in un altra casa, ho scolato i calamari in un contenitore ermetico e ci ho aggiunto metà del loro sughetto al vino bianco e metà brodo.
Per il pesto: frullare tutti gli ingredienti insieme, aggiustando la quantità d'olio fino a che non si raggiunge la densità di una crema granulosa abbastanza densa.
Lessare al dente le tagliatelle, saltarle in padella coi calamaretti, condire con il pesto, mescolare e servire.
Devo dire che ero un po' pessimista, in fondo non avevo verificato col gusto tutti gli abbinamenti del piatto, ma poi ho riscosso un grande successo da tutti i commensali, compreso i critici più severi: mio marito e la mia Polpettina!

lunedì 23 gennaio 2012

Puntualmente...Brownies.

Eccomi coi miei soliti tempi mooolto veloci con gli ultimi dolcetti che ho fatto per la Befana: i brownies, nè torta, nè biscotti....BROWNIES!
Dolcetti tipicamente americani, per niente dietetici, ma con la loro immensa quantità di burro e cacao danno tanta soddisfazione alla gola...e allo spirito.
Eccovi una ricetta originale da una texana doc.

Brownies da "Buona appetito America" di L.Evans
Ingredienti
150 g d burro
250 g di zucchero
75 g di cacao
1/4 di cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 uova fredde
60 g di farina
80 g di pezzetti di noci
     o noci pecan (facoltativo)

Preparazione
Scaldate il forno a 180°C e sistemate la griglia nella parte più bassa del forno (regolatevi voi, dipende da che tipo di forno avete). Foderate di carta da forno una teglia quadrata di 20 cm.
Fondete a bagnomaria il burro, lo zucchero, il cacao e il sale, mescolando di tanto in tanto finchè il composto è liscio e caldo. Togliete dal fuoco il pentolino con il composto e lasciate raffreddare leggermente.
Unite la vaniglia e mescolate con un cucchiaio di legno. Incorporate le uova uno alla volta, mescolando vigorosamente dopo ogni aggiunta. Quando il composto è denso ed emogeneo, unite la farina e mescolate finchè si amalgama, poi sbattete con forza per 40 volte. Se le usate, unite le noci. Versate il composto nella teglia.
Cuocete finchè inserendo uno stecchino nel dolce ne esce ancora leggermente umido, per circa 2025 minuti. Fate raffreddare del tutto e tagliate in quadratini.
Tradizionalmente i brownies si mangiano da soli, ma potete provarli anche con la panna montata e le fragole. (Sennò son troppo poco calorici, giusto!)

lunedì 9 gennaio 2012

Dolcetti di Natale...per la Befana!

Wow...se vado a rivedere i miei post esattamente in questo periodo, ma un anno fa...sembravo posseduta dalla streghetta pasticciona del Natale...ero in produzione continua, fra biscotti, dolcetti, confetture, barattolini, lanterne...da regalare ai miei cari, quest'anno invece sono stata posseduta dalla strega pigra, che qualcosa ha cucinato, ma che non aveva nessuna voglia di fotografare e scrivere sul blog..così eccomi qua...dopo le feste a farvi partecipi dei miei unici dolcetti natalizi che ho preparato per il giorno della Befana.
Colgo quindi l'occasione per farvi gli auguri per questo nuovo anno, che è già iniziato, spero bene per tutti voi...e che vada sempre meglio, nonostante i presupposti polico-economici attuali...ma questa è un'altra storia, volevo solo salutarvi con i miei dolcetti!

Partiamo con le prime tre ricette tratte dal libro "Regali golosi" di Sigrid Verbert alias Cavoletto di Bruxelles.
Julecake (brioscine speziate)
Ingredienti
520 g di farina
270 ml di latte
75 g di zucchero
55 g di burro
1 uovo
50 g di uvetta
50 g di prugne secche
50 g di fichi secchi (io ho trovati quelli buoni di un contadino)
40 g di arancia candita (mi raccomando quella buona, che si compra nelle torrefazioni, a pezzi grossi)
20 g di zenzero candito (che io non ho trovato, non potendo guidare per andare oltre 1 km da casa mia)
30 g di lievito di birra fresco
un cucchiaino di cardamomo in polvere (che io ho sostituito con lo zenzero in polvere, cercando il cardamomo dall'anno scorso, ma con scarsi risultati)
una presa di sale
Per la copertura
150 g di zucchero a velo
3 cucchiai di panna fresca

Preparazione
Diluire il lievitoin un po' di latte prelevato dalla quantità indicata. Versare la farina a fontana, aggiungere il lievito, l'uovo, il burro morbido, il cardamomo e il sale, e impastare aggiungendo man mano il resto del latte, fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprire e lasciar lievitare per un'ora o finchè il volume non sia raddoppiato. Incorporare poi la frutta secca a candita, taliata a pezzetti piccolini, e dividere l'impasto in dodici palline da sistemare in stampini individuali imburrati (in realtà dividendo l'impasto in dodici no vengono tanto piccole le palline, la prossima volta ne faccio di più). Spennellare con un po' di burro fuso, coprire e lasciar lievitare per 40 minuti. Infornare poi a 180°C per una ventina di minuti. Sfornare e glassare con lo zucchero a velo mescolato via via con la panna per formare una glassa non troppo liquida (naturalmente io avendoli fatti per l'asporto non li ho ricoperti). Per 12 brioscine.
Pompes à l'huile
Ingredienti
450 g di farina
100 g di zucchero
20 cl di acqua tiepida
8 cl di olio di oliva
25 g di lievito di birra
2 cucchiai di acqua di fiori di arancio
la buccia grattugiata di un'arancia

Preparazione
Diluire il lievito nell'acqua. Versare la farina a fontana, aggiungere lo zucchero, l'olio, la buccia grattugiata dell'arancia, l'acqua di fiori d'arancio e l'acqua con il lievito, impastare fino a dottenere un impasto liscio ed elastico. Far lievitare per un'ora o fino a quando non sarà raddoppiato. Reimpastare velocemente e dividere in 12 panetti. Schiacciae a 1 cm e praticare dei tagli come se fossero le nervature di una foglia. Allargare i buchi e far lievitare coperto per 40 minuti. Infornare a 180°C per circa 15 minuti Per circa 12 briosches.
Christmas fruit cake
Ingredienti
150 g di farina
150 g di zucchero
150 g di burro
3 uova
70 g di canditi misti
70 g di uvetta
2 cucchiai di whisky (non avendolo ho usato del Moscato di Pantelleria)
2 cucchiai di succo d'arancia
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/2 bustina di lievito per dolci
una presa di sale

Preparazione
Versare illiquore e il succo d'arancia sull'uvetta e i canditi e lasciar riposare per 30 minuti. Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere l'estratto di vaniglia, il burro fuso e la farina, il lievito e il sale. Mescolare e agiungere la frutta secca. Versare l'impasto in una teglia da plumcake media (o in stampini individuali) foderata di cartaforno. Infornare a 180°C per circa 45 minuti. Per 1 cake.
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