Questo piatto ha due "genitori": uno è il classico gnocco di polenta, con le dovute varianti, e l'altro è un risotto di Vissani. Che c'entrerà il risotto? Lo scoprirete nella spiegazione della ricetta.
A proposito, mi scuso in anticipo, se il procedimento non sarà chiarissimo, ma quando m'invento una ricetta, improvvisando qualche passaggio, poi ho veramente difficoltà a riproporla nero su bianco. Farò il possibile!
E allora MT Challenge di gennaio..."cavolo verza mi hai provocato...e io te distruggo...io me te magno!"
Ingredienti
240 g di farina gialla
100 g di parmigiano
3/4 di litro di latte
1/4 di litro d'acqua
50 g di burro
2 tuorli
sale
mezza verza
100 g di lardo di cinta senese
aglio
un battuto di scalogno, rosmarino,salvia
olio extravergine di oliva
brodo vegetale
Preparazione
Sfogliare la verza, scegliere le foglie più tenere ed intere e scottarle in acqua bollente e salata, immergetele poi in una ciotola con acqua e ghiaccio, asciugarle bene, stenderle, sovrapponendole, sulla carta forno inumidita, ricoprirle con dell'altra cartaforno e passarci sopra col matterello, poi porvi sopra tutti i 10 volumi del"L'enciclopedia della cucina italiana" (andrà bene anche la Treccani o tre o quattro vocabolari...fate voi!), per il tempo in cui andrete a preparare la polenta e la salsa.
Tagliare la restante verza a striscioline e cuocerla in una pentola, dove è stato fatto arrosolare il battuto di erbe aromatichee scalogno e due fettine di lardo tritato, aggiungere un po' di brodo e portare a cottura.
Per la polenta: mettete in un'ampia casseruola, il latte, l'acqua e una presa di sale e portate a bollore, poi versate a pioggia la polenta, sempre mescolando con una frusta. Quando la polenta inizierà a staccarsi dalle pareti, aggiungere a piacere la verza saltata e continuare a mescolare per qualche altro minuto, poi togliere dal fuoco, amalgamare il parmigiano e due tuorli. Versare il composto su un ripiano con la cartaforno e stendere bene l'impasto col matterello, ad uno spessore di circa 1/2 cm. Fare raffreddare la polenta e la "sfoglia" di verza. Ah dimenticavo, la "sfoglia" di verza, se risulta ancora umida, passatela pochi minuti nel forno a 200°C, ma non fatela asciugare troppo!
Nel frattempo ho preparato la salsa di lardo e parmigiano, "rubata" appunto dal "Risotto alla verza, salsa lardo e parmigiano" di Vissani, di cui trascrivo letteralmente i suoi scritti:"...far andare lardo battuto, pochissimo olio, alloro (io senza, ndr) e aglio, lasciare insaporire, aggiungere parmigiano e brodo, portare a bollore in modo che il parmigiano si sciolga e, dopo aver tolto l'aglio, frullare e passare al colino."
Ecco come ho costruito i rotolini, il passaggio più difficile (vi risparmio le parolacce e gli scongiuri): spennellare la verza con del burro fuso, ritagliare dalla polenta un rettangolo delle dimensioni circa del foglio di verza e aiutandosi con la carta forno mettercelo sopra (non importa se si romperà un poco, basta ricomporlo con le mani), dividerlo ancora in due parti e ora sempre aiutandovi con la santasubito cartaforno arrotolare per il senso del lato più lungo, formando due salsicciotti, avvolgerli nella pellicola e farli riposare in frigo per almeno 1 ora. Passato il tempo, ricavare dei rotolini spessi circa 5 cm, disporli in una teglia rivestita con la cartaforno, spolverarli con il parmigiano e mettere in forno a 180°C per una ventina di minuti.
Versare la salsa di lardo e parmigiano nel piatto e porvi al centro tre rotolini di verza.
Uff...finito...spero sia stato tutto chiaro...
Con qualche goccia di salsa a cadere... |
:O
RispondiEliminache bella ricetta!E la spiegazione mi è piaciuta...cercavo il riso per vedere dove diamine lo avevi messo!:D eheheh
anche le foto ti son venute bene...fanno venir voglia di mangiarle dal pc!
Bhe … wow!
RispondiEliminaChe interpretazione rustica, originale e gustosissima!
La salsa al lardo è davvero interessante!
Baci
bisognerà mettere negli ingredienti anche l'Enciclopedia della Cucina e/o la Treccani, cosa dici? :-)
RispondiEliminami piace tantissimo, tutto. Ricetta, post, foto, verve e pure la baeatificazione imediata della carta da forno. Brava, è così che giochiamo, all'emmetichallenge!
ciao e grazie
ale
Lo vedo bello laborioso: il risultato però sembra eccellente! e sicuramente gustoso!
RispondiEliminaSenti tu!!!! HAi già vinto un contest questo mese...lascia spazio anche agli altri, eh?!!!...ovvio chescherzo!!!Sei bravissima...e la frase di Albertone me piace assaje...quanto la tua ricetta...bacioni a te e polpettina, ciao Flavia
RispondiEliminaMi associo all'appello di Flavia! lasciaci qualche speranza di vincere :-) Bellissima ricetta. Complimenti!
RispondiEliminaGrazie a tutti! Troppo buoni e gentili, ma i complimenti fanno sempre piacere e mi stimolano a fare sempre meglio...fatti da voi poi!
RispondiEliminasei davvero troppo forte! mi piace verza e polenta! ci provo! baciiii Ely
RispondiEliminaMamma mia, mamma mia, mamma mia!!! Tecnica impeccabile, descrizione perfetta che lascia appena intuire qui e là qualche piccola difficoltà (quel "non importa se si rompe, si può ricomporre con le mani" sottintende un sacco di cose per me!!!), il discreto accenno culturale (ché avere enciclopedie e vocabolari in casa non è per nulla scontato), il battuto di lardo che mi fa pensare alle tigelle, la morbidezza della polenta... Tutto, ma proprio tutto di questo post mi fa piacere questa ricetta!!!
RispondiEliminaMapi che dire. Tutto quello che hai scritto mi fa un enorme piacere...detto poi dalla "giudichessa suprema"....può essere solo un onore!
RispondiEliminapolenta? lardo di cinta? salsina?? mmmmmm buonissimi! complimenti.. è una sfida dura questo mese! io mi metto all'opera nel weekend :)
RispondiEliminabellissima la tua presentazione e idea!!!!
RispondiEliminaChiaro e appetitoso....molto!!!
RispondiEliminaUn abbraccio, Fabi
Un post stupendo! Mi sono divertita e poi ho sbavato!
RispondiEliminaUna ricetta strepitosa! Del resto leggendo la parola "lardo" nel titolo mi avevi già conquistata!
bravissima!
mi piace moltissimo la tua versione degli involtini di verza e scusa il ritardo con cui visito il tuo blog ma è bello averti scoperta, mi sono subito iscritta!
RispondiEliminaCiao
Cristina
Che ricetta sfiziosa! Originale e invitante, la polenta così! ^_____^
RispondiEliminaHo già inserito questa tua ricetta nella mia raccolta "Mai dire Mais"! Grazie ancora ed a presto!
Elisa
PS: Riceverai anche tu la tua "Ricetta della Porta Accanto", essendo diventata una mia Vicina di Casa! ^___*
Il trionfo è di chi scopre a fondo i segreti di un prodotto eccezionale. Scopri anche tu la salsina alle cime di rapa. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NTk5NTM3NywwMTAwMDA0OCxzYWxzaW5hLWFsbGUtY2ltZS1kaS1yYXBhLmh0bWwsMjAxNjA3MTMsb2s=
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