martedì 29 novembre 2011

Una merenda nutriente e golosa!

Questa che vi propongo oggi è una merenda semplice e sana che ho fatto qualche giorno fa alla mia piccolina, convalescente da un febbrone sopra i 39° per 4 giorni senza toccare cibo, quindi avevo bisogno di stuzzicarle l'appetito con qualcosa di nutriente , ma goloso, allora mi è venuto in mente un dolcino che ci faceva spesso la nonna Olga: la crema con le banane!
Crema, banana e cacao
Ingredienti per un vasetto o due bicchierini (abbastanza ad occhio)
1 uovo
2 cucchiai di farina
1 cucchiao di zucchero
mezza banana
1 bicchiere di latte
scorza d'arancia, o di mandarino o di limone o bacca di vaniglia per aromatizzare (o anche niente)
Le dosi di cui sopra sono per una persona adulta o pr duebimbi di 2/3 anni

Procedimento
Ho messo a scaldare il latte, meno due dita, con la scorza di mandarino, ho fatto sobbollire e poi l'ho spento, lasciandolo aromatizzare. Nel frattempo ho lavorato il tuorlo con lo zucchero, ho aggiunto piano la farina, continuando a mescolare e infine il latte rimasto a filo, fino a formare una cremina priva di grumi. Poi ho aggiunto il composto di uovo al latte nel pentolino, ho rimesso sul fuoco lento e ho iniziato a mescolare con una frusta fino a che la crema non ha iniziato ad addensarsi, poi ho continuato con un mestolo di legno per altri 2 minuti circa. Ho spento il fuoco, ho trasferito la crema in un recipiente basso e ho lasciato raffreddare, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio, per evitare che si formasse la patina in superficie.
In fine ho fatto uno strato di crema nel vasetto, ho proseguito con qualche rotella di banana, ancora crema, banana, crema e infine ho spolverato con del cacao zuccherato. Si fa riposare in frigo e poi è pronta da servire. Buon appetito a tutti i bambini!
  Questa piccola e semplice ricetta la regalo alla raccolta benefica di Patrizia per i bambini alluvionati della casa famiglia di Rocchetta Vara.

lunedì 28 novembre 2011

Se un re spagnolo, a Livorno, avesse ordinato il baccalà al suo chef personal...

Ecco l'ultima fatica per l'MTC di novembre.In questo caso ho voluto spaziare proprio geograficamente e mi sono immaginata un'invasione spagnola in quel di Livorno: in fondo la costa livornese e quella spagnola sono divisi solo dal Mediterraneo. Mi sono anche "documentata" un minimo sul web, fosse mai che nella mia ignoranza mi fosse sfuggita qualche influenza spagnola in terra livornese...e in effetti qualche passaggio di qualche re c'è stato, anche se non penso che abbia lasciato traccia dei suoi gusti culinari: "Carlo Sebastiano di Borbone era durante l'infanzia solo terzo nella linea di successione al trono spagnolo, cosicché sua madre si adoperò per dargli una corona in Italia rivendicando l'eredità dei Farnese e dei Medici. La Farnese riuscì a ottenere dalle potenze europee il riconoscimento dei diritti dinastici di Carlo sul Granducato di Toscana, dove nel 1732 fu dichiarato gran principe (cioè principe ereditario)." Dopo questa divagazione "culturale" torniamo ai deliri "storicogastronomici": che fine avrebbe fatto il baccalà alla livornese se qualche fantomatico regnante spagnolo lo avesse richiesto al suo chef di fiducia?
Ma è ovvio! I livornesi sarebbero stati spettatori della nascita del famosissimo...Baccalà in salsa all'arancia, e siccome io sono un po' giocherellona, sempre...mi sono inventata queste palline. E come direbbe la mia adorata Polpettina: "Signoi e signoe cutina la...mammaaaa!"
Bolas de bacalao con salsa de naranja 
Palline di baccalà in salsa all'arancia
Sia la pastella che la salsa sono ricette tratte dal libro "La cucina spagnola" di C. Messina.
Le "palline" sono una mia libera interpretazione (fissazione) e il baccalà lesso è un'idea di Barbara, la cheffa del Ristorante Pane e Vino
Ingredienti:
400 g di baccalà lesso
200 g di farina di frumento
1 uovo
olio e.v.o
sale
Per la salsa all'arancia
500 g di pomodori
5 spicchi d'aglio
1 arancia amara
2 cucchiai di olio e.v.o.
1 pizzico di zucchero
sale e pepe

Parto dal lessare il baccalà (stavolta l'ho comprato gia dissalato) e vi trascrivo pari pari il procedimento originale: "...è avanzato del baccalà "lesso" cioè messo a cuocere sul fuoco con pochissima acqua a coprire, ma anche meno, con la pelle rivolta in su, un 50 gr d'olio extra, aglio schiacciato e con il coperchio. In 20 minuti avrete un pesce saporito e tenerissimo ma, se non ce la fate a finirlo....." Cosa alquanto improbabile...l'ho assaggiato, prima di "impolpettarlo", e vi giuro che se non avevo la fissa delle palline, me lo sarei mangiato semplicemente così!
Per la pastella: "rompete l'uovo separando il tuorlo dall'albume. Ponete in una ciotola la farina, un pizzico di sale, un paio di cucchiai d'olio e il tuorlo e, amalgamando con un mestolo di legno, diluite unendo l'acqua fredda necessaria per ottenere una pastella omogenea, più liquida che soda, che lascerete riposare coperta per almeno mezz'ora." Unica mia minima variazione: ho spruzzato un po' di succo di arancia nella pastella.
Nel frattempo ho preparato la salsa. "Immergete i pomodori per qualche istante in acqua bollente, sgocciolateli, spellateli e spezzettateli eliminandone i semi. Sbucciate gli spicchi d'aglio e tritateli grossolanamente. Versate l'olio in un tegame a fondo spesso, fatelo scaldare e soffriggetevi l'aglio fino a quando inizia a prendere un lieve colore dorato. A questo punto unite i pomodori, salate, insaporite con pepe macinato al momento, aggiungete un pizzico di zucchero e fate sobbollire per circa 10 minuti.Lavate bene l'arancia, eventualmente con sapone di Marsiglia per eliminare ogni traccia di conservanti dalla buccia (io ne avevo una non trattata), affettatela sottilmente eliminando i semi e unitela ai pomodori.
Lasciate sobbollire la salsa per 20 minuti, toglietela dal fuoco, aggiustate di sale e pepe e, se preferite, eliminate le fette d'arancia."
Sempre nel frattempo, sono andata a formare le famose palline: non volevo "contaminarle" con altri ingredienti, visto che c'era gia la pastella con l'uovo che poteva nascondere il sapore del pesce, così ho semplicemente formato delle palline piccole come noci con la polpa di baccalà, aggiungendoci solo un cucchiao di farina e un pizzico di pangrattato per asciugarle un po' e miracolosomante hanno tenuto la forma tondeggiante.
Infine ho immerso con un cucchiaio le palline una ad una nella pastella e le ho fritte in un tegame con abbondante olio d'oliva ben caldo. Le ho impiattate calde calde e le ho servite con la salsina per antipasto.
Fine della mia terza e ultima "fatica" livornese: Cris sei l'unica, per ora, che mi hai ispirato per tre volte....

sabato 26 novembre 2011

Avanzi e riciclo per MTC!

Non mi è mai piaciuto buttar cibo che avanza, meno che mai ora che continuiamo ad essere in un perioduccio di crisi economica niente male, quindi, quando mi è avanzato un po' di ripieno dei tortelli al baccalà, mi è venuto subito in mente un consiglio della Cris nel suo post sul piatto MTC di questo mese: utilizzare la polpa di baccalà per fare dei crostoni. In realtà questa non è proprio una ricetta da "challenge", ma l'ho fatta, l'ho mangiata e mi è piaciuta moltissimo, alla faccia della sua semplicità, poi gli ingredienti sono da regolamento e allora perchè non farla partecipare? In fondo siamo quello che mangiamo e nel mio caso anche quello che cuciniamo, come la maggior parte dei miei piatti che propongo, io sono semplice, istintiva e soprattutto mi piace arrivare subito a dei risultati (forse non è proprio un pregio questo), quindi piatti veloci e gustosi, della serie massimo risultato, con minimo sforzo (leggi pigra).
Ecco il piatto supercomplicato..hi hi hi...ma un po' di relax dopo la "battaglia dei tortelli"...e che cavolino!!!!
Crostoni alla livornese
Non sto neanche ad elencare gli ingredienti, data la scarsa quantità (naturalmente se vi avanza del baccalà alla livornese!): ho aggiunto due patate lesse al ripieno di baccalà (vedi qua), una macinata di pepe e poi ho spalmato questa crema grossolana su delle fette di pane toscano, le ho messe sotto il grill del forno, fino a che non hanno fatto la crosticina, un filo d'olio novo e una manciata di prezzemolo tritato, davvero tutto qua!

venerdì 25 novembre 2011

Il baccalà alla livornese da MTC

Partiamo con ordine. Questo mese il tema dell'MTChallenge, proposto dalla vincitrice di ottobre, la pluricreativa gastronoma Cristina, che ammiro e stimo...anche quando non sei giudice Cri!;-)....ha proposto, da vera livornese d'adozione, il piatto principe della cucina di questa solare e beffarda città di mare: il baccalà alla livornese. Immediatamente sono stata folgorata da un'idea che credevo essere originale: il baccalà alla livornese dentro un raviolo o tortello, poi mi sono resa conto che in realtà era la fine più logica da dare ad un baccalà in un MTChallenge, infatti non appena ho versato l'ultima goccia di sudore per fare la mia prima pasta ripiena e ho sbirciato tra gli sfidanti, ahimè, il mio tortello era stato battuto sul tempo e non solo....anche dal punto di vista estetico....così mi sono un po' scoraggiata, e nonostante i gentili incoraggiamenti delle giudichesse, che mi esortavano a postare ugualmente non volevo mettere "alla berlina" i miei poveri "piccoli e neri" tortelli, così ho iniziato a pensare a qualcosaltro....ho "creato" un altro piatto, che mi ha dato più soddisfazione....e....misteri della psiche....dopo aver riacquistato un miminimo di autostima, ho deciso di mostrare tutti i miei "lavori", a partire proprio dal mio tortello  piccolo e nero (marroncino letteralmete).
Piccolissima premessa: anche se la forma rettangolare può ricordare più i ravioli, li ho chiamati tortelli, perchè almeno qua a Firenze e dintorni, i ravioli sono prettamente ripieni di ricotta e spinaci e hanno la sfoglia molto sottile, mentre i tortelli sono più "rustici", con la sfoglia un po' più spessa e ripieni di patate, quindi essendoci anche un po' di patata nel ripieno ho optato per la seconda denominazione.
Tortelli mari e...boschi
Ingredienti per 2 persone
Per il ripieno:
1 filetto di baccalà da 500 g (che ho ammollato io per 2 giorni!)
2 spicchi d'aglio
150 g di polpa pronta di pomodoro (io avevo quella di mia suocera coi pomodori dell'orto)
olio extravergine d'oliva "vecchio" (del mio suocero)
1 patata lessa media
Per la sfoglia:
90 g di farina 00
60 g di farina nuova di castagne
1 uovo e un albume
olio extravergine d'oliva "vecchio" q.b. per renderla più elastica
prezzemolo tritato
Per il condimento
olio extravergine d'oliva "nuovo" (sempre del mio suocero)
aglio e prezzemolo

Iniziamo dalla cosa più facile: il condimento. Ho versato un po' d'olio novello in un barattolino, con uno spicchio d'aglio schiacciato e del prezzemolo tritato e nel tempo che preparo i tortelli e il baccalà, lo faccio aromatizzare.
Proseguo col ripieno, praticamente seguo la ricetta di Cristina per fare il baccalà alla livornese,  togliendo  però prima la pelle al filetto di pesce, diminuendo la percentuale di pomodoro e senza preoccuparmi della grandezza dei bocconcini e senza infarinarli. Fatto questo, raccolgo il pesce con la sua salsina in una ciotola, elimino l'aglio, lo spezzetto ben bene con la forchetta e ci aggiungo la patata lessa passata. Metto il ripieno a riposare in frigo.
Eccoci all'acqua....cioè....eccoci al difficile, per me: la pasta, oltretutto con l'aggiunta di farina di castagne, che ho scoperto, a mie spese, rende l'impasto molto più difficile da lavorare, rispetto ad una normale pasta all'uovo (che ho fatto in contemporanea per mio marito, visto che "odia" le castagne)
Ho impastato gli ingredienti, con molta difficoltà, alla fine sono riuscita ad avere una palla omogenea, pensando di aver superato lo scoglio più grande. Poi ho diviso l'impasto in due parti uguali e ho iniziato a tirare la pasta per stenderla e lo scoglio si è trasformato nell'iceberg del Titanic. Vi chiederete perchè ho diviso in due l'impasto...si dai...chiedtemelo...ma è ovviooooo...per complicarmi la vita, visto che tutti i giorni faccio la pasta fresca io! Mi sono messa in testa di fare la pasta di castagne prezzemolata, cos'ì dopo aver steso una parte d'impasto ci ho sparso sopra un po' di prezzemolo e poi ho sovrapposto l'altra sfoglia stesa e ho iniziato a pressarla col mattarello...tutto qui. Alla fine il risultato visivo no è stato granchè, visto che la pasta è molto scura, ma qualche sentore di prezzemolo si è sentito al gusto. Per farla breve poi mi sono arrangiata per fare questi pseudotortelli, non avendo una tecnica ben precisa (il prossimo corso di cucina che farò deve essere assolutamente sulla pasta fresca e ripiena!) e non vi sto a dire il mio metodo, sicuramente voi ne conoscerete di migliori. Ho lessato i tortelli, li ho impiattati e li ho serviti con l'olio nuovo aromatizzato all'aglio e prezzemolo: li ho mangiati solo io, non ho avuto un giudice esterno, ma vi assicuro che io sono molto autocritica, il gusto mi ha piacevolmente sorpreso, l'abbinamento folle delle castagne col baccalà non mi ha deluso, l'unica pecca è la consistenza troppo dura del contorno dei tortelli, ma questo è dovuto esclusivamente all'esecuzione non perfetta della sottoscritta, magari se qualcuno di voi prova a farli,  gli verranno 10.000 volte meglio. Ecco questa è la prima ricetta "istintiva". Faccio una pausa. Sono un po' stanca fisicamente. Al prossimo post, con la seconda estemporanea ispirazione.
Come sempre grazie Menuturistiche e grazie Cri!


lunedì 7 novembre 2011

Trancetti alla marmellata per i bimbi di Borghetto Vara!

Vorrei dire tante belle e struggenti parole, ma molte ne sono state già dette, sicuramente più significative, vorrei mettere le immagini della sofferenza, della distruzione dei tanti paesini dell'entroterra ligure, ma ne abbiamo viste a sufficienza e ne continuiamo a vedere nelle varie trasmissione televisive e non ho tempo, non c'è tempo da perdere per gli abitanti di questa bella terra e in particolare per i bambini della casa famiglia di Rocchetta Vara, distrutta dall'alluvione, e allora frettolosamente pubblico questa ricetta e la regalo alla bella iniziativa partita di Patrizia, che raccoglie ricette che poi verranno raccolte in un libro il cui ricavato andrà alla casa famiglia, ma anche chi non sa o non ama cucinare può contribuire facendo un versamento alle seguenti coordinate.
Passate parola.
IBAN 
IT30X0617549720000000546980
Banca CARIGE Ag.394
causale: alluvione Borghetto coop.sociale Gulliver
dal libro "Regali golosi" di Sigrid Verbert
Ingredienti
250 g di farina
250g di zucchero
240 g di burro
2 tuorli
1 cucchiaino di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia (non avendolo trovato, non l'ho messo)
300 g di marmellata di lamponi (io ho usato quella ai frutti di bosco)
una presa di sale

Preparazione
Mescolare la farina il lievito e il sale. In una ciotola, lavorare il burro morbido insieme allo zucchero fino a ottenere una crema chiara. Incorporate i tuorli e l'estratto di vaniglia, poi la farina. Impastare velocemente fino a ottenere un impasto soffice, dividerlo in due, avvolgere ogni porzione con della pellicola e lasciar riposare per un'ora. Trasferire poi una metà dell'impasto nelcongelatore per circa 5 minuti. Stendere l'altra metà in modo da riempire una teglia rettangolare (20x30 cm), coprire questo strato con la marmellata, poi, con una grattugia a buchi grossi, grattugiare l'altra metà dell'impasto, facendolo ricadere in modo che sia distribuito su tutta la superficie della marmellata. Infornare a 170°C per circa 30 minuti, fino a quando la superficie non sarà dorata. Accertarsi che la base sia ben cotta. Sfornare e far raffreddare. Ritagliare delle porzioni di circa 5 cm per lato. Per circa 24 trancetti.

giovedì 3 novembre 2011

La vera torta della nonna....

...o almeno come quella che ho sempre visto e mangiato qua a Firenze!
Dedico e regalo questo dolce al bellissimo e impegnativo progetto benefico di Meris, che servirà ad aiutare la Fondazione S.Lucia. Ecco il banner per diffondere l'iniziativa.
Questa torta, contrariamente al nome, è una di quelle che le mie nonne non mi hanno mai cucinato, ma che ho sempre comprato in pasticceria o ordinato al ristorante; ha fatto sempre parte del mio "bagaglio mangereccio" dell'infanzia (tra l'altro una delle mie preferite, insieme al millefoglie e il bongo) e non mi ero mai posta la questione delle sue origini...lo vedevo un po' come un dolce universale, trasversalmente nazionale e invece....sfogliando il mio prezioso "Libro della vera cucina fiorentina" di Paolo Petroni, mi trovo davanti alla ricetta di questa torta, con mia grande sorpresa inizio a leggerla, magari ha lo stesso nome, ma è tutt'altra cosa...e invece no...proprio no, l'unico ingrediente "intruso" sono le mandorle al posto dei pinoli, ma il risultato è proprio la torta della nonna che conosco io!
Incuriosita da questa cosa inizio a googlare "ricetta torta della nonna" e mi trovo davanti a varie versioni a seconda del tipo di pastafrolla e di crema, ma il succo rimane lo stesso, la frolla deve avere un giusto equilibrio di friabilità....solo la forma non mi convince, perchè vedo foto di torte perfette nel loro stampo da crostata, oppure torte altre con un bordo di 3 cm, alcune con la frolla un po' troppo spessa, ma io così non le ho mai viste...nemmeno nelle più prestigiose pasticcerie di Firenze. Poi mi nasce il dubbio sulla sua origine, perchè per molti è un dolce ligure che è diffuso anche in Toscana, per altri proviene dalla Romagna; forse un fondo di verità c'è, visto che sono tre regioni confinanti...chissà..sta di fatto però che nel mio "girovagar per web", ho trovato la sua definizione, addirittura su Wikipedia: "La torta della nonna è un dolce che nel corso degli anni è diventato parte integrante della cucina tipica fiorentina. Venne creato per scommessa da Guido Samorini grande cuoco scomparso qualche anno fa. Alla creazione gestiva un ristorante oggi scomparso che portava l'omonimo nome del luogo e del mercato stabile rionale fiorentino: San Lorenzo. Alcuni clienti stanchi dei pochi dolci che la cucina tipica offriva gli chiesero una sorpresa per la settimana successiva quando si sarebbero presentati per la novità. Il Samorini gli presentò quel piatto che fece tanto piacere nel gusto e nella novità.
La ricetta, pur essendo molto diffusa nelle repliche è stata passata in segreto ad una sua allieva e vanta tantissime imitazioni e personalizzazioni."
Di seguito una foto del Samorini che ho tratto dal sito di uno storico ristorante Casprini da Omero al Passo dei Pecorai, gestito dalla famiglia casprini dal 1913, passando per 5 generazioni, nelle colline del Chianti vicine a Firenze, una buonissima (giuro non è una marchetta, è una libera citazione) trattoria tipica fiorentina, che già conoscevo, ma non così bene...infatti guardate cosa ho scoperto: "Tra i cuochi che qua hanno lavorato e che hanno tramandato i loro segreti, c’è Guido Samorini, l’inventore della torta della nonna. Mamma Anna, ha avuto il privilegio di essere la sua allieva preferita". Mi sa che ci farò un salto molto presto, chissà che non riesca a carpire la ricetta "segreta" della torta della nonna...male male, mi consolerò comunque ordinandola!
Guido Samorini - Foto originale tratta da qui
Foto storica originale tratta da qui
 E ora dopo questa pseudoricercastorica sulle origini della torta eccovi finalmente la ricetta nella versione di Paolo Petri, che non so quanto si possa avvicinare all'originale, ma avuto un successone in famiglia. Ve la trascrivo pari pari con i soliti miei eventuali comment in corsivo.
Torta della nonna da Il libro della vera cucina fiorentina di P.Petri

Ingredienti per 8 persone
Per la crema pasticcera:
1/2 litro di latte
3 tuorli d'uovo
120 g di zucchero
50 g di farina 00
1 bustina di vanillina
scorza di limone
Per la pasta frolla:
350 g di farina 00
150 g di burro
130 g di zucchero
1 uovo+2 tuorli
1 limone
sale
Per la guarnizione
1 uovo
70 g di mandorle pelate o pinoli
zucchero a velo
"Per prima cosa preparate la crema pasticcera.
In una zuppiera mettete le uova e lo zucchero, quindi mescolate bene (meglio con uno sbattitore elettrico) fino a sciogliere i granelli di zucchero, poi unite la farina, la vanillina e un pizzico di sale. Continuate a sbattere, così da ottenere un composto denso e omogeneo.
Versate il composto in una casseruola ed aggiungete il latte molto caldo e una scorza di limone; rimestate e mettete sul fuoco molto basso e cominciate subito a girare con un mestolo di legno, sempre nello stesso verso. Continuate a mescolare fino a che il composto comincia ad addensarsi;fatelo sobbollire un paio di minuti e toglietelo dal fuoco[...].
Mescolate mentre si intiepidisce, in modo che non si formi la pellicina; alla fine coprite il recipiente con della pellicola e lasciatela raffreddare.

Ora preparate la pasta frolla.
Fate la fontana con la farina e mettete alcentro tutti gli ingredienti: le uova lo zucchero, il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti, un cucchiaino raso di scorza di limone grattata e un pizzico di sale" - se siete pasticcioni come me vi consiglio invece di montare prima il burro con lo zucchero in una ciotola capiente, poi aggiungete le uova, la farina e il resto degli ingredienti.
"Lavorate velocemente (se si riscalda la pasta frolla "impazzisce") con le mani, in modo da ottenere un impasto elastico e compatto; fatene una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela raffreddare in frigorifero per almeno un'ora.
Passato questo tempo, dividete l'impasto in due parti, una più grande dell'altra, quindi stendetele con il mattarello aiutandovi con un po' di farina, in modo da avere un disco alto 3 mm, mentre l'altro (quello per la copertura) dovrà avere uno spessore di circa la metà."-Ecco è nella stesura della pasta frolla che forse possiamo considerare questa preparazione di una certa difficoltà, dato che dobbiamo stare attenti a non rompere il velo sottile di pasta, e di seguito ecco la differenza più grande che ho trovato rispetto a tutte le ricette che ho letto: il metodo di cottura differenziato.
"Stendete il disco più grande in uno stampo a cerniera di circa 23 cm di diametro imburrato e infarinato  (o con carta da forno), bucherellatelo con una forchetta e mettetelo in forno molto caldo (200°C), quindi cuocetelo per un quarto d'ora.
Togliete il disco dal forno e fatelo raffreddare, quindi versateci dentro la crema fredda ben mescolata, in modo da darle una forma a cupola.
Ricoprite il tutto con il secondo disco di pasta frolla e sigillatelo bene con le mani, così che la crema non esca; bucherellatelo e spennellatelo con un uovo sbattuto, quindi ricoprite la pasta con le mandorle tagliate a filetti..
Fate cuocere in forno caldissimo (240°C), dando calore solo dalla parte superiore, per circa un quarto d'ora. Quando latorta è pronta, toglietela dal forno, fatela raffreddare e cospargetela con lozucchero a velo. Si gusta a temperatura ambiente.
[...]Aggiungendo alla crema pasticcera 150 grammi di cioccolato fondente grattato, otterrete la torta del nonno"

La quantità di crema sembra superiore alla frolla, e sta proprio in questo la bontà di questo dolce

venerdì 28 ottobre 2011

Ogni post un MTC..e il "bongo" doppia copertura...e niente di più.

Niente di più. Non ce l'ho fatta a farne una versione "da MTC", come mi ero prefissata di fare, per la voglia, il tempo, il forno...o forse perchè la soddisfazione di assistere per la prima volta alla "magia" dei bignè è stata  così grande, che mi sono sentita appagata dalla "semplice" esecuzione della superba ricetta di Stefania. E questo non vuol dire che non mi sono impegnata, anzi...praticamente ho traslocato nel forno di mia suocera (a 35 km di distanza!!), nuovo fiammante, per essere certa della riuscita. Devo dire che seguendo le istruzioni di Stefania, poste in modo molto semplice e chiaro, è quasi sembrato una passeggiata, quindi avendo seguito passo passo la sua ricetta, vi rimando per gli ingredienti e l'esecuzione direttamente qui all'originale.
L'unica variazione, se così si può dire, è stata semplicemente l'inserimento della panna come copertura del bongo o profiterol (ma qua a Firenze lo chiamiamo bongo perfino nei menù dei ristoranti!), scelta causata più che altro da un motivo di gusto e gola, che di pura estetica (vedete le foto e seguire!), che mi ha riportato ad un ricordo di tanti anni fa, quando, durante una modestissima cena tra ragazzi in pizzeria, mangiai il "bongo" più buono che avessi mai assaggiato, semplicemente goloso: bignè farciti di crema chantilly, "murati" tra di loro con la panna, ricoperti ancora di panna e poi avvolti da un godurioso cioccolato fondente. Mai come in questo caso la golosità di un dolce, va di pari passo alla sua spiazzante banalità!
...Sono le 23.37, mancano solo 23 minuti alla scadenza dell'MTC di ottobre, devo stringere...ora lascio parlare le immagini....Buona notte e come sempre grazie!


Lo so..non se pò vedè....

...ma giuro che s'è fatto mangiare!

martedì 27 settembre 2011

Ritorno alla "bloggorealtà"...con MTC e lo sformatino di crema e frutta al moscato!

Ebbene sì....care Menuturistiche, vi dovete prendere anche questa responsabiltà, quella di avermi fatto tornare un po'di voglia di comunicare e creare per il mio abbandonato blogghettino...proprio un gocciolino però! Avevo bisogno, momentaneamente, di staccare con tutto: le foto dei miei piatti, la contestdipendenza, anche sbirciare nei vari blog amici...mi sono formattata...ecco...sempre rimanendo in termini informatici...e ora piano piano rifaccio capolino nella realtà semivirtuale della bloggosfera, con calma, serenamente...in punta di piedi ho ricominciato a curiosare tra le vostre ricette, qualcuna l'ho già messa da parte...poi si vedrà!
Ed ora eccomi qua, questa sarebbe stata la terza sfida MTC consecutiva che avrei saltato e no, non lo potevo permettere, il tema poi era abbastanza semplice, anche se con infinite potenziali complicazioni, come ho potuto constatare dalle "solite" proposte immensamente creative dei partecipanti, ma dove poteva trovare così tante declinazioni artistiche e di gusto, il dessert più semplice e sano della cucina italiana (o mondiale?), la macedonia di frutta, che ci ha proposto Fabiana, sottoforma di vero e proprio quadro, se non all'MTChallenge??!?
...Riprendo fiato e vi propongo subito la mia variante fruttosa, liberamente ispirata da un libro di ricette, e il risultato visivo non è assolutamente uguale all'originale, ma non avevo tempo di provare a rifarlo e non volevo certo rimandare la mia partecipazione, così...prendila così, non dobbiamo farne un drammaaaa....e vi beccate la mia macedonia, della serie "c'è, ma no si vede", che per me è già una vittoria, visto che mi sono sbloccata e ho ricominciato a scrivere...grazie MTC e Fabiana!
Sformatino di crema e frutta appassita nel Moscato di Pantelleria
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta
3 uova
50 g di zucchero
80 g di farina
30 g di burro
1 bustina di vanillina
Per la crema
1,5 dl di latte
2 tuorli
100 g di zucchero
6 g di colla di pesce
1,5 dl di panna
1 baccello di vaniglia
1 dl di Moscato di Pantelleria (al posto del Rum originale)
800 g di frutta mista: lamponi del contadino, uva moscato, fichi e le ultime fragolone della stagione
Procedimento
Preparate la pasta. Imburrate la placca, foderatela con carta da forno e imburrate e infarinate anche la carta. Lavorate in una terrina i tuorli con 30 g di zucchero e la vanillina fino a ottenere un composto omogeneo.
Unite la farina rimasta, incorporatevi delicatamente gli albumi montati a neve con lo zucchero rimasto, stendete il composto sulla placca in uno strato uniforme. Fatelo cuocere nel forno già caldo a 180°C per 20 minuti, quindi toglietelo dal forno e fatelo raffreddare e ricavate 8 dischi con un taglia pasta del diametro di 10 cm (io l'ho fatti più piccoli, ed è effettivamente più difficile).
Preparate la crema. Lavate, mondate e sbucciate (se necessario) la frutta, riducendo quella più grande a dadini. Mettetela frutta in una terrina capiente, irroratela con il Moscato e lasciatela macerare per 20 minuti. Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda; portate a ebollizione in un tegamino il latte con il baccello di vaniglia.
Lavorate in una terrina i tuorli con lo zucchero, aggiungete poco alla volta il latte bollente, mescolando rapidamente, travasate il composto in una casseruola su fuoco bassissimo, portate ad ebollizione finchè la salsa velerà il cucchiaio. Togliete dal fuoco, aggiungete la gelatina strizzata, mescolate bene. Versate il composto in una ciotola, lasciatelo raffreddare e incorporatevi delicatamente la panna montata.
Adagiate sul fondo degli stampini i dischi di pasta e distribuitevi in uno strato uniforme la metà della frutta sgocciolata, copritela con uno strato di crema (che io non ho fatto rassodare e mi ha "inglobato" la povera frutta, mentre voi fatela solidificare un po') e mettete in frigo per 15 minuti. Toglietela dalfrigo, adagiate in uno stampino i dischi rimasti sulla crema, distribuitevi sopra la frutta rimasta, tenendone da parte un cucchiaio (ecco, io mi sono fermata qui, perchè gli stampini erano troppo piccoli), voi continuate e finite con uno strato della rimanente crema e lasciate in frigorifero per almeno 2 ore.
Al momento di servire, passate la lama di un coltellino intorno al bordo degli sformati, capovolgeteli su piatti individuali e distribuite al centro di ognuno la frutta tenuta da parte.
Il pasticcio di frutta, che si crede uno sformato....

giovedì 4 agosto 2011

Un non post e una locandina...

Non so da quanto tempo è che non scrivo più sul blog...anzi...si....lo so...basta guardare la data dell'ultimo post...3 luglio 2011...accipispolina...sarà stato lo "sforzo" per il contest, il caldo della bella stagione...sta di fatto che non ho sentito più quella voglia allegra e curiosa che ogni volta mi spingeva a scrivere o comunque a sbirciare sui vostri blog...e se una passione deve essere seguita controvoglia e con fatica...beh che divertimento è...Così eccomi qua dopo più di un mese che praticamente non accendo il pc...ad eccezione di qualche sporadica volta in cui scarico la mailbox strapiena e faccio qualche operazione di homebanking (che tristezza...).
Se, momentaneamente (spero) ho completamente lasciato "Mamma in pentola", la cucina non l'ho abbandonata del tutto, anche se più di rado, ma continuo a sperimentare, a inventare e a imparare (ho fatto anche un corso di cucina di base in un ristorante, di cui spero prima o poi potervi parlare...), naturalmente faccio anche molte meno foto, ma va bene così...mi assale un po' di sana pigrizia, che magari mi fa gustare con più calma e serenità i piatti che cucino con amore, per la gioia di mio marito, estenuato dal "teatrino" di posa fotografica che ogni volta si verificava prima di mettersi a cena.....Naturalmente i miei/vostri amati contest (ero davvero una contestdipendente) li ho abbandonati, ma spero davvero che dopo questa lunga e "purificatrice" pausa estiva, possa tornare ancora più appassionata di prima (sempre per buona pace di mio marito...hi hi hi).
Rileggendo ciò che ho scritto...il "non post" è diventato un post vero e proprio, ma lo concludo qua con le scuse ai miei "lettori", per aver interrotto per un po' la pubblicazione delle ricette e le scuse anche a coloro di cui sono lettrice....ma davvero ho bisogno di staccare da tutto ciò che è virtuale per un po'....e a proposito di "staccare dal virtuale", per chi invece avrebbe piacere di incontrarsi "dal vivo", per gli amici blogger e non, pubblico qua sotto la locandina del "famoso" pranzo rinviato al 18 settembre...a base di basilico! A questo punto avete almeno due buoni motivi per venire, il primo è quello di conoscerci dal vivo passando una giornata in compagnia, il secondo è quello di avere un'occasione per "bacchettarmi", per aver abbandonato la bloggosfera....Vabbè...a parte gli scherzi...vi auguro davvero di passare delle bellissime vacanze con o senza portatile!
Un abbraccio
Claudia

domenica 3 luglio 2011

Il sondaggio!

Stiamo tirando le somme per il pranzo finale al ristorante La Taverna della Rocca, ho creato un "evento" su FB, ma purtroppo la maggior parte delle persone va al mare (ci credo...con sto caldo!) e se non si raggiunge un minimo di 20 partecipanti, la direzione del ristorante mi ha detto che non possono organizzarlo, così abbiamo pensato di rinviarlo a settembre o di rinunciarci proprio (anche se mi dispiacerebbe...dopo tutta 'sta fatica...)! Fatemi sapere cosa ne pensate, in primis voi tutti partecipanti al contest, in particolar modo i 4 vincitori, ai quali è offerta la degustazione, ma anche tutti quelli che vorranno passare una giornata in compagnia!
Baci
Claudia

sabato 2 luglio 2011

...and the winners are....

Finalmente ci siamo riusciti! Da più di 80 ricette sono stati decisi i 4 piatti del menù della degustazione al basilico. E' stato difficilissimo scegliere per la varietà e l'originalità delle tante proposte ricevute e alla fine hanno vinto i piatti che (come già accennato nel post precedente) con semplicità sono stati in grado di esaltare con originalità il profumo ed il sapore del basilico. Questa la scelta (sempre soggettiva della giuria).


Il 1° classificato nella categoria antipasti:
"Queste piccole brioscine sono riuscite a sposare il sapore intenso del pecorino con il profumo del basilico, che sorprendentemente si sprigiona quando si aprono per facirle con del formaggio fresco..."
di Sara di Pixel3v Weblog – Il Blog di Sara

Nella categoria primi:
"Ero diffidente, l'abbinamento cioccolato e basilico e oltretutto per un piatto "salato": poi la magia...proprio il sale ha esaltato il gusto del cioccolato superfondente spinto dal profumo penetrante e delicato del basilico..." 
di Mapi di La Apple Pie di Mary Pie
 Il miglior secondo:
"Un pesce dal gusto elegante, indipendente, che non ha bisogno di particolari "accompagnatori" ha trovato nuova vita con due semplici ingredienti: il pangrattato e il basilico, che hanno dato con sorprendente semplicità una fresca e profumata croccantezza al cuore tenero del pescespada!"
Pescespada al basilico
di Domenica di Sunday's Kitchen
 

E infine il dolce:
"Ill gusto morbido della panna profumata delicatamente e chiaramente dal basilico, si accosta voluttuosamente
alla freschezza delle fragole frullate"

di Donatella di Fiordirosmarino
Congratulazioni ai 4 vincitori!
Si sono aggiudicati il posto nel menù degustazione al basilico, che se vorranno e potranno sarà loro offerto al pranzo al ristorante La Taverna della Rocca. Contattatemi per la data, perchè molto probabilmente la data del 17 luglio sarà rinviata al dopo vacanze estive....siete tutti al mare..giustamente!

sabato 25 giugno 2011

Ta-ta-ta-taaaaaa......le 12 "nomimations"!!!!!!

O mammina...piano piano ci stiamo avvicinando al menù finale, non credevo fosse così difficile selezionare i piatti migliori (ne ho provati tanti, e invece di un menù a 4 portate avrei voluto fare una mega degustazione con tutte le ricette...tante ne ho trovate di deliziose, ma non sarebbe stato fattibile ahimè!), così con grande difficoltà abbiamo dovuto scegliere i tre piatti per categoria che ci hanno colpito di più: per il gusto, per la presentazione, ma anche per il connubio importante tra originalità e semplicità, quest'ultima caratteristica necessaria per ritrovare intatto il gusto e il profumo dell'ingrediente principe di questo contest: il basilico!
Come già anticipato qui, non ho potuto ringraziare i "magnifici 12" con la stampa del libro del pdf, così vi "regalo" semplicemente dei banner-riconoscimenti da esporre, se volete, nei vostri blog!

I semifinalisti sono in ordine assolutamente casuale:


Categoria antipasti
di Carla Emilia di Un'arbanella di basilico
Scones salati al pecorino con basilico fresco 
di Sara di Pixel3w
Panzerottini al basilico
di Ale di Un misurino d'olio


 

Categoria primi piatti
 Tonnarelli con pesto al cioccolato e basilico
di Mapi di La Apple Pie di Mary Pie
Tagliolini al basilico con pomodorini invernali e stracciatella
di Dauly di Cucchiaio e pentolone
Cous Cous all'ABZ
di Letiziando di Diario di Cucina


 

Categoria secondi piatti
 Cheese Cake al profumo di basilico
di Giada di Aroma di cacao, spezie e... 
Pesce spada al basilico
di Domenica di Sunday's Kitchen
Filetto in salsa al basilico
di Silvia di Acqua e farina

 

Categoria dolci
 Panna cotta al basilico con salsa di fragole
di Donatella di Fior di rosmarino
Cake con cioccolato basilico e pepe
di Cri di Lumachino's Blog
Ghiacciolini tricolore
di Cecylya e Mycol di muffin e dintorni


Congratulazioni a questi 12 piatti-nomination e...in attesa della composizione del menù per il pranzo finale, vi saluto e vi abbraccio!!!!

p.s. Detto fra noi...non vedo l'ora di poter tornare "a regime": cucino, fotografo, posto e patecipo ai vostri contest...tranquillamente!!!!

sabato 18 giugno 2011

Ecco il pdf...al basilico!

...sembra che funzioni, spero che voi ci capiate più di me...comunque sono riuscita a visualizzarlo e pure a stamparlo.
Cliccate qui per scaricare il file e qui per la copertina! Oppure nel link nella colonna a destra!
Baci e buona domenica!

p.s. Se avete difficoltà a visualizzare o a stampare chiedetemi pure...

venerdì 17 giugno 2011

Una domenica di luglio a pranzo....ci state?

Ogni tanto riaffioro...dall'immersione di basilico.
Intanto approfitto per salutarvi tutti...non sono scappata, ho dovuto solo staccare dal blog, come vedete non sto postando neanche una ricetta (contest compresi...sigh...sigh...)....e non ho neanche esultato (virtualmente) per la vittoria dei referendum...lo faccio ora....evvivaaaaaa....Ma è necessario. L'ultima parola sui piatti vincitori la dicono gli chef, ma prima li voglio provare anche io alcuni (a mio marito gli esce il basilico dagli occhi, non so quanto potrà ancora resistere...), quindi tanta cucina, pasticci e niente foto...sennò non ne esco più...
Seconda cosa, non una bella notizia per i futuri semifinalisti, purtroppo non posso realizzare i 12 libri del pdf, ho parlato con la tipografia e...45 euro a libro non posso proprio permettermele, quindi, a malincuore ci devo rinunciare.
Un'altra cosa: il pdf, appunto, è pronto e spero di riuscire a metterlo al più presto a vostra disposizione.
Infine, anche se il menù definitivo ancora non è stato deciso...almeno ho fissato la data del pranzo: ho pensato ad una domenica, per facilitare anche che viene, eventualmente, da fuori la Toscana!
Ecco la locandina versione web che poi verrà anche stampata: manca naturalmente il menù ed il costo del pranzo (che ai vincitori, naturalmente, sarà offerto), che varierà a seconda dei piatti scelti, ma che comunque mi hanno assicurato sarà abbordabile.
Nella locandina ci sono tutti i piatti partecipanti in concorso e fuori concorso con i rispettivi blog...è stato un modo per ringraziarvi della lunga attesa, spero sia cosa gradita...è stato un lavorone, ma l'ho fatto volentieri...praticamente ho giocato a memory con le vostre ricette....
Ovviamente al pranzo siete tutti invitati: con amici, fidanzati, mariti, suocere, bimbi....
Cliccate sull'immagine per ingrandirla!!!
 Ed ora vi saluto e vi rimando al prosimo post con i 12 semifinalisti...pazientate ancora un po'!
Un abbraccio
Claudia

lunedì 6 giugno 2011

Mumble mumble (giuria al lavoro)!


...un duro lavoro! Non basta leggerle, le ricette....vanno provate e assaggiate per poterle inserire nel menù di un ristorante! Un duro e lungo lavoro.....

mercoledì 1 giugno 2011

Contest scaduto...e ora inizia il bello!

...ultima ricetta inserita...Finora avete lavorato voi e ora inizia il duro compito della giuria in primis, del mio...per coordinare i giudici tecnici superindaffarati anche col ristorante e poi l'impaginazione del pdf e libretto da stampare per i finalisti e per ultimo, l'organizzazione del pranzo o della cena (magari lo decideremo insieme)!
Non sono mai stata brava a fare discorsi (neanche al mio matrimonio...)....quindi...sarò breve....:
GRAZIE!
Grazie alle vecchie conoscenze, che hanno risposto subito con entusiasmo, grazie alle nuove, che mi hanno scoperto con questo contest e che hanno deciso di seguirmi, grazie anche a coloro che c'hanno provato, ma non ce l'hanno fatta con i tempi (mi trovo spesso nei loro panni!), grazie a tutti voi, che mi avete incoraggiato nel momento di panico...e tanti ne verranno ancora....
Ancora grazie e a prestissimo (spero), con le ricette finaliste!

domenica 29 maggio 2011

Fantasie col basilico - No blogger 4

Sorbetto al basilico di Silvia 

Ingredienti
50 gr di basilico fresco
100 gr di zucchero
2 limoni non trattati
1 albume montato a neve
mezzo bicchiere di acqua
2 cucchiai di grappa (o limoncello)

Preparazione
Il procedimento è un po’ laborioso, ma non impossibile. Preparate uno sciroppo versando lo zucchero e l’acqua in un pentolino e lasciando cuocere fino al completo scioglimento dello zucchero.
Nel frattempo lavate le foglie di basilico, asciugatele e spezzettatele con le dita; grattugiate anche la scorza di un limone.
Quando lo sciroppo sarà pronto versatevi la scorza del limone e 25 gr di basilico; lasciate riposare per un’ora, quindi filtrate il tutto e aggiungete al liquido filtrato gli altri 25 gr di basilico e il succo di due limoni. A questo punto, se avete la gelatiera aggiungete l’albume montato a neve e la grappa e ponete il tutto a rassodare.
Se invece (come me) non avete la gelatiera, mettete il composto in un contenitore precedentemente raffreddato e ponetelo in freezer, avendo cura di mescolare ogni venti minuti. Trascorsa un’ora (quindi quando avrete mescolato per tre volte) trasferite il tutto in un mixer, aggiungetevi l’albume montato a neve e la grappa, frullate per bene e rimettete nel congelatore fino al momento di servire.

mercoledì 25 maggio 2011

Sfogo, chiarimenti ed eventuali.....

Intanto colgo l'occasione di questo fugace passaggio dal mio blog per salutare e ringraziare tutte/i voi che passate di qua (ad ognuno di voi: baci, sorrisi, strette di mano, timidi abbracci), ma il tempo stringe, la scadenza di Fantasie con il basilico incombe, l'ansia mi prende per la paura di non saper gestire tutto quanto, e conoscendomi, voglio che tutto risulti perfetto....ma...sono incapace a fare un pdf....sono (felicemente) sommersa dalle vostre ricette...poi mi sono complicata la vita con la stampa dei librettini per i finalisti, senza contare l'organizzazione del pranzo finale alla Taverna della Rocca col menu dei vincitori...e ancora la giuria deve iniziare a fare una prima scrematura delle vostr meravilgiose "fantasie"...ah dimenticavo...sono giudice anche in un altro meraviglioso contest, quello della Banda dei Broccoli (prima esperienza anche qui per me).
Tutto ciò per dirvi che in questi giorni...facciamo settimane...passerò dal blog solo per aggiornare le ricette partecipanti al contest...il minimo indispensabile...il resto lo dedicherò alla gestione del pdf e allo studio attento (insieme ai cuochi del ristorante) delle vostre ricette....e poi, come molti.....ho una bimba, una casa, un lavoro e un marito (l'ordine sarà casuale?!?)
Buona giornata!
Claudia
Sono in ritardo! In arciritardissimo!

sabato 21 maggio 2011

Un primo in 20 minuti!

Post veloce e telegrafico per un piatto veloce e gustoso!
(Wow...forse rientro nel record di post più breve della storia dei foodblogger!)

Tagliolini freschi all'uovo, perini e pancetta
Ingredienti (molto a occhio) per 2 persone:
Tagliolini freschi all'uovo per quanta fame avete!
6/7 pomodori perini maturi
pancetta a cubetti affumicata
olive taggiasche
basilico
ricotta salata
olio e.v.o.
sale e pepe q.b.

Preparazione
Lavate i pomodorini, incideteli a croce in un'estremità (2 minuti).
Mentre rosolate belli croccanti i cubetti di pancetta in una padella antiaderente con poco olio, sbollentate i pomodori per qualche minuto, metteteli in acqua fredda, spellateli e divideteli a tocchetti (8 minuti)
Aggiungete i pezzettini di pomodoro alla pancetta, unite le olive e i tagliolini freschi, coprite con acqua, salate e pepate e fate cuocere la pasta, finchè non si asciuga (non completamente!) il sughetto (ci vorranno 5/6 minuti). Impiattate e rifinite con ricotta romana grattugiata grossa e un ciuffo di basilico!
Vi restano circa 2 minuti per divorare questo semplice, ma gustoso primo piatto!
Non so se avete notato come ho specificato i tempi di cottura, questo per partecipare al contest di Mamma Papera In 20 minuti o meno: ricette speed per gente MOLTO occupata 
Un buon fine settimana a tutti!
Smack
Claudia

mercoledì 18 maggio 2011

Risi e bisi per l'emmetichallenge!


Questo mese la ricetta della sfida proposta nel bellissimo post di Annamaria (la vincitrice di aprile) è uno di quei piatti che ho sempre sentito nominare, il riso coi piselli, o meglio "risi e bisi", piatto tradizionale della cucina veneta, un equilibrio di sapori che ci riporta nel passato, al di là della tradizione culinaria, ma direttamente nella storia, come ci racconta con passione Annamaria.
Ecco...ora se devo scavare nella mia memoria di bambina, di risi e bisi non c'è traccia...se si esclude l'incubo del riso e piselli che ci somministravano alle mense scolastiche, e forse questo è stato uno dei motivi, inconsapevoli, per cui non mi sono mai interessata a riprodurre questo piatto tradizionale....e mi ci voleva Annamaria e l'MTC! E meno male....che l'MTC c'èèèèè! (scusate il delirio....).
Così ho pensato che se io non avevo una storia, un ricordo di questo piatto, avrei potuto  "rimediare" con la mia piccola "erede", la mia Polpettina, Serena, povera vittima inconsapevole di una mamma un poco creativa e tanto "rintronata": la mia piccolina avrebbe contribuito in qualche modo a dare vita alla ricetta di questo mese e io gli avrei "regalato" un bellissimo ricordo (documentato con foto), che lei racconterà ai suoi bimbi............................quando sarà il momento!!!!
L'occasione si è presentata una domenica fa, quando, come spesso succede, andiamo dai nonni paterni, quelli di campagna, precisamente nelle colline di Montemurlo (un paese tra Prato e Pistoia). Al nostro arrivo esce nonna Angela che si spupazza la nipotina (non considerando per niente il figliuolo e la nuora, come è normale), poi come sempre la domanda di rito (sempre alla mimma):
"Andiamo dalle galline a vedere se hanno fatto le...."
":..uouaaaaaa!" risponde allegra la mia ignara erede.
"Bravaaaa...e poi vediamo anche se ci sono le zucchine per la mamma (che cucinerò per la Serena)...e i piselli...li vuoi i piselli Claudia? Perchè andrebbero raccolti oggi, sennò perdono un po' di freschezza!!!"
Piselli?!? Fermi tutti...ho sentito bene?!
"Certo che m'interessano! Devo fare il "risi e bisi" per l'MT..."
"Che devi fa'?"
"No vabbè...niente...comunque...avviatevi, vi raggiungo...arrivo subito!"
Il tempo di mettermi un grembiule (che fa più contadinella diciamolo), cambiarmi le scarpe e...prendere la macchina fotografica!!!!!
"Marcoooooooo" grido, come sempre.
"Dimmi" risponde l'altro genitore della polpettina, con la sua calma tonalità di voce. Come sempre.
"Potresti venire a farci delle foto, andiamo a raccogliere i piselli!"
"???????"
"Per l'emmetichallenge!"
"???????"
"Vabbè more, per il blog...dai..."
Rassegnato, la mia altra metà del cielo mi segue. Da vicino, da lontano...dai che in fondo s'è anche impegnato.
La Sere ancora è nel pollaio con la nonna a prendere le "uoua".
Poi mi raggiunge.
Dopo aver raccolto la "giusta" quantità (poca poca, visto che i pisellini piacciono solo a me e alla Sere) e averne mangiati alcuni direttamente dalle piante, tantini...a dire il vero, sono dolcissimi appena colti e la piccolina ne è veramente ghiotta, torniamo a casa con il "verde bottino".
E ora veniamo alla ricetta: ho pensato di fare qualcosa di "nuovo", ma che partisse dal passato, dalla tradizione....anzi, in particolare che portasse la tradizione, con i suoi ritmi lenti, nel presente, nella (ahimè) frenesia dei tempi moderni.
Così è nata l'idea: dalla placida e soleggiata campagna di Montemurlo, ad una campagna....pubblicitaria! Beh....a questo delirio ha contribuito anche il mio breve passato da grafica pubblicitaria, breve, ma sempre presente a quanto pare; così mi sono divertita a creare una ricetta che partisse appunto dalla tradizione e arrivasse ai tempi nostri, attraverso una pseudo campagna pubblicitaria, con degli slogan per il "prodotto" creato per l'MTC di questo mese.
Ho cercato di fare il "risi e bisi" nella maniera più tradizionale e più vicina a quella di Annamaria, praticamente le uniche varianti, sono state: l'olio (sono toscana e all'olio del nonno Beniamino...non ci posso rinunciare), al posto del burro per arrosolare la pancetta e poi il brodo, fatto con i baccelli, ma senza passarli, non sapevo se erano mangiatutto o no! Poi ho pensato di rendere questa ricetta della tradizione....alla portata di tutti: nella pausa pranzo in ufficio, in un picnic con la famiglia o in un buffet fingerfood in terrazza con gli amici.
E sono nati i....
"Risi e bisi" minicake

Ingredienti per me e la Polpettina
per la base tradizionale:
100 g di piselli sgranati
brodo dei baccelli dei pisellini
dado vegetale biologico
100 g di riso vialone nano
2 cucchiai di olio e.v.o.
50 g di pancetta
1/2 cipollotto fresco
prezzemolo
parmigiano reggiano
burro
pepe macinato fresco
per il "nuovo":
2 uova, noi abbiamo usato le "uoua", è meglio..sono più fresche e genuine!
50 g di ricotta di pecora
4 cucchiai di pangrattato
sale

Preparazione 
Salto la preparazione del "brodo passato" di baccelli di Annamaria, che non ho potuto fare, come ho scritto sopra. Preparate un normale brodo vegetale con le bucce dei piselli e un dado vegetale bio.
Tritare la cipolla e la pancetta e rosolarli insieme con 2 cucchiai d'olio (invece del burro), in una casseruola antiaderente (quella di rame non ce l'ho...ancora) per qualche minuto, unire i piselli, versare un mestolo di brodo e cucinare per 5' (bastano anche per i piselli un po' più grossi, tanto poi finiscono di cuocere in forno).
Aggiungere il riso, mescolare con un cucchiaio di legno, unire il brodo bollente e mescolare per circa 10'. Unire il prezzemolo e cucinare per altri 2'. Togliere dal fuoco, unire il pepe macinato fresco(poco per la Sere), una noce di burro, il parmigiano si aggiunge dopo. Fate intiepidire il risotto e nel frattempo raccogliete in una ciotola le uova sbattute, la ricotta e il parmigiano. Aggiungete il riso e regolate di sale e di pangrattato (io ho messo 4 cucchiai), deve venire una consistenza abbastanza...non mi viene la parola...soda...ma sempre morbida....ecco non come delle polpette...un po' meno...è più facile a farlo che a dirlo!!!!!
Oliate degli stampini individuali e distribuitevi il composto ottenuto, infornate a 170° C per una mezz'ora. Poi lasciate riposare gli stampi per qualche minuti e sformate i minicake.

E ora...pubblicità!




Questi minicake per l'MTC, li vorrei portare in dono al Buffet in giardino delle ragazze della Cucina accanto per la loro prima raccolta!
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