mercoledì 27 aprile 2011

Si può misurare l'amore di una nonna...in semolino?

Prima di tutto mi scuso per la mia assenza prolungata...dal mio e da tutti i vostri blog! Mi sono presa 4 giorni 4 di stand by pasquale nei dintorni del lago Trasimeno. Poi sono tornata...tutta malandata, con il mal di gola e una pseudoinfluenza che mi ha preso tutte le ossa ad appena 37.2 (si sono un catorcio!) Oggi ritrovo le forze per stare un po' qui con voi a chiaccherare (ho i minuti contati, prima che la testa mi cada sulla tastiera!) e soprattuttoooooo, perchè non posso mancare all'appuntamento di aprile con l'MTC...cavolo! Così last minute non l'avevo mai fatto...ma per causa di forze maggiori....non credevate certo che rinunciavo ai "miei" semolini...
Allora...partiamo dall'inizio...sarò comunque breve...Questo mese l'ultima vincitrice dell'Mt, Stefania Arabafelice, mi ha fatto una bellissima sorpresa, ha scelto gli gnocchi di semolino come piatto da proporre e finalmente ho trascorso un mese da MTC rilassato...forse troppo...tanto che mi sono ridotta all'ultimo!
Se le giudichesse me lo permettono vorrei proporre due versioni, una salata e una dolce.
La prima è la ricetta classica dei semolini in forno della mia nonna Olga, che si differenzia da quella di Stefania solo per la mancanza della besciamella e dalla quantità di latte che si dimezza, perchè si diluisce con l'acqua.
Mi sono fatta un piacevole tuffo nel passato, quando spesso, tornando da scuola, mi fermavo a pranzo dalla mia nonnina, che quando voleva farmi una gustosa sorpresa, sapeva di accontentarmi sicuramente coi suoi "semolini in forno", lei li chiamava così...e solo dopo ho scoperto che non sono altro che i più famosi gnocchi alla romana, ma per me erano e saranno sempre i semolini in forno, in una teglia di alluminio tonda tutta deformata dall'usura e dal tempo, dove la nonna Olga cuoceva in maniera perfetta il semolino, croccante e abbrustolito fuori e morbido dentro. ma tornando al titolo del post: si può misurare l'amore di una nonna a semolino? Io direi di si! Ho cercato di "ricostruire" la sua teglia tonda, nel miglior modo possibile, e l'ho suddivisa a porzioni, come faceva lei...con amore: per me, il nonno Vittorio e lei!
Semolini in forno
Ingredienti
1/2 litro di latte
1/2 litro d'acqua
250 g di semolino
2 tuorli
20 g di burro
sale, noce moscata
100 g di parmigiano grattugiato

Per la salsa
50 g di burro
100 g di parmigiano grattugiato

Preparazione
Mettere in una pentola capiente il latte con l'acqua, il sale e una grattata di noce moscata. Portare ad ebollizione e versarvi quindi il semolino a pioggia mescolando in continuazione. Abbassare un po' il fuoco, e mescolare con forza finche' si otterra' un composto solido e compatto, che si stacchi dalla pentola.
Spegnere il fuoco e far intiepidire, quindi aggiungere i 2 tuorli, il parmigiano ed il burro. Aggiustare eventualmente di sale.
Mescolare con forza e versare il composto su un piano pulito. Livellare con le mani bagnate fino ad appiattirlo ad uno spessore di un cm.
Con le mani e un cucchiaio adagiare il semolino in una teglia tonda imburrata. Poi mia nonna li cospargeva con dei fiocchi di burro e tanto parmigiano (non so se può essere considerata "salsa") e li faceva gratinare in forno. Servire caldi.

Per l'altra versione invece sono andata ad attingere ad un'antica ricetta della tradizione da "Il libro della vera cucina fiorentina" di Paolo Petroni: le frittelle di semolino. Quando ho letto la ricetta ho pensato che poteva fare proprio al caso MTC, aggiungendoci di mio una salsa di vaniglia.

Frittelle di semolino (con le mele, su consiglio dello stesso Petroni)
Ingredienti per 6 persone
200 g di semolino
1/2 litro di latte
50 g di zucchero
2 cucchiai di farina
3 uova
1 limone
1 bicchierino di vinsanto
1/2 bustina di lievito per dolci
50 g di uvetta
sale
una mela
olio per friggere
zucchero a velo o semolato

Per la salsa alla vaniglia
1/2 litro di latte
30 g di maizena
zucchero
1 uovo
1 baccello di vaniglia

Preparazione
Preparate la salsa alla vaniglia: mettete il latte sul fuoco con il baccello di vaniglia inciso per lungo, appena sta per bollire, versate la maizena, sciolta in poca acqua fredda, mescolando con la frusta, facendo attenzione, perche la maizena si solidifica subito. Continuate a mescolare finchè non raggiungete la consistenza desiderata, abbastanza liquida nel mio caso, ora aggiungete il tuorlo e lo zucchero e continuate a mescolare. Se si formano dei grumi (con la maizena a me si formano spesso), basta filtrare il tutto in un colino.

Per le frittelle. Bollite il latte con 2 bicchieri d'acqua, lo zucchero e un pizzico di sale. Versate il semolino e fatelo cuocere finchè il liquido sarà assorbito; togliete dal fuoco e fate raffreddare.
Unite quindi la farina, le uova, un cucchiaino di scorza di limone grattata, il vino dolce, il lievito, l'uvetta ammollata e la mela ridotta a dadini. Friggete il composto, versandolo a cucchiaiate in una padella con abbondante olio bollente.
Quando le frittelle saranno ben colorite, mettetele ad asciugare su un foglio di carta da cucina e cospargetele con molto zucchero a velo o semolato. Servitele sopra uno "specchio" di salsa alla vaniglia calda.

8 commenti:

  1. belle e buone entrambe le versioni!!!!
    Buon pomeriggio
    Paola

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  2. io lo so che dovrei sentirmi in colpa... porella, torna acciaccata dalla vacanza e siamo lì che incombiamo con le scadenze... chiunque si sentirebbe una persona spietata e senza cuore... a me invece vien da pensare che con 37.2 di febbre hai preparato due ricette- e una più bella dell'altra.. e se mai arrivasse a 37.5, cosa ci prepareresti???? :-)
    Scherzi a parte, ci son tanti modi per misurare l'amore delle nonne- ma il mio metro preferito resta quello della cucina di una volta, fatta di sapori magici e di tanta nostalgia.
    Grazie, Claudia, davvero
    ale

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  3. ho comprato il semolino poco tempo fa e cercavo giusto delle ricette per utilizzarlo... ora le ho trovate!!! :-) grazie!

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  4. noi non friggiamo, ma queste frittelline ci stanno tentando parecchio :)
    a presto
    p.s. ma sei stata anche dalla Maria? sul lago trasimeno è (o perlomeno qualche anno fa lo era) il posto migliore per mangiare la torta al testo, anche se molto spartano

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  5. Claudia ma cosi mi metti fame!! ed è troppo presto, non potrò mangiare prima di un paio di ore minimo :(
    P.S. : ho aggiornato il regolamento sul blog per spiegare meglio il meccanismo di NASO DA TARTUFO's KITCHEN comunque le iscrizioni si chiudono il 2 maggio...e non puoi ASSOLUTAMENTE mancare! :)

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  6. Non mi decido mai di fare qualcosa con il semolino che ho comprato , ma adesso so che fare... ciao

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  7. Ciao Claudia...sempre all'opera anche con la febbre! Volevo ricordarti che domani si chiudono le iscrizioni di NASO DA TARTUFO's KITCHEN, hai lasciato un commentino sotto il regolamento ma non ho capito se intendi partecipare! Se vuoi puoi confermare o sotto un qualunque post nel blog o sulla pagina facebook (Naso da Tartufo) Ti aspettiamo :)

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