Anche oggi niente ricette...solo un tentativo di racconto: la mia visita flash a Genova per il corso di Laurel dalla meravigliosa Patrizia. Non vi preoccupate, se ho una dote nello scrivere, è quella della sinteticità...penso.
Impressioni
Sabato 5 febbraio. Sveglia alle 7.30, doccia, ultimi preparativi: il biglietto del treno, cellulare, macchina fotografica, il grembiule...nooo....quello manca...cerco nel cassetto della biancheria, intravedo qualcosa di rosa fragola...Betty Boop andrà bene? Lo prendo, poi si vedrà. Un bacio alla famiglia e via alla stazione. Sono un po' agitata, se si escludono i viaggi da capotreno, è da molto tempo che non mi avventuro da sola in una città sconosciuta per incontrare persone semisconosciute, per partecipare al mio primo corso di cucina.Il viaggio passa velocemente e tranquillamente, in compagnia del mio ultimo libro, La principessa di ghiaccio di Camilla Lackberg (con l'"a" con l'umlaut, ve lo consiglio!)
Foto tratta da http://www.targatocn.it |
Foto tratta da http://www.trovagenova.com/genova/castelletto/ |
"Ecco questa è la sua", la voce dell'anziano cortese signore mi riporta alla realtà, e mi indica anche la via esatta. Ringrazio frettolosamente e mi dirigo verso una ripida salita, l'indirizzo è giusto, mi addentro in una viuzza stretta col naso all'insù, si sussuegono maestosi palazzi, alberi e siepi, poi fortunatamente trovo il portone di Patrizia. La chiamo col cellulare (ma come avrei fatto 15 anni fa?) e mi risponde una voce squillante e allegra, che dopo poco prende le sembianze lontane di una sagoma affacciata al balcone qualche piano sopra la mia testa: "Ciao Claudia, sali, al piano.....".
Mi batte forte il cuore, sarà l'architettura dell'edificio (mi sembra un monumento), sarà la novità delle persone....trovo l'ascensore, d'epoca anche quello, con ancora la panca di legno all'interno (bellissimo): appena inizio a scorrere i piani, inizio a sentirmi più tranquilla, come se l'essere dentro quella cabina antica, mi facesse sentire parte integrante di cosa non so...(impressioni). Via via che mi avvicinavo alla "meta", una convinzione si faceva sempre più forte..non so perchè, ma sentivo che ad aspettarmi sul pianerottolo, non sarebbe stata la Melagranata, ma..."Benarrivataaaaa Mamma in pentola!"- Flavia?- Yesss!. Beh, almeno non c'è stato bisogno di rompere il ghiaccio, l'esuberanza di Cuocicucidici mi trascina nell'appartamento, dove finalmente posso conoscere la padrona di casa: una signora minuta, elegante e raffinata, con un sorriso smagliante...devo ammettere che all'inizio mi sono sentita un po' fuori luogo...e che luogo! Ad accogliermi nell'ingresso grande e arioso, un fascio di luce naturale che proveniva dalle grandi finestre dell'appartamento, butto un'occhiata veloce al resto della casa (oltre che di cucina sono appassionata anche all'arredamento) , mentre continuo ad essere "spinta", mi ritrovo in cucina dove riconosco Laurel, una bella ragazza, alta e in salute, capello corto, concentratissima a preparare tutti gli ingredienti per il corso che sarebbe iniziato di lì a poche ore. Dopo le dovute presentazioni, con ancora lo stomaco in subbuglio, continuo a curiosare intorno come la bimba di prima che voleva spiaccicare il naso sul finestrino del bus: osservo e ascolto...Flaviaaaaaa...la piacevole colonna sonora di questi momenti che hanno preceduto il corso vero e proprio...ogni tanto riesco a chiaccherare anche con Patrizia, che gentilmente, su mia richiesta, mi fa da guida nel suo incantevole e direi...signorile appartamento.
Le due ore, in attesa delle altre partecipanti, passano piacevolmente, mangiucchiando un po' d'insalata di pollo, gustandosi il meraviglioso panorama dalle grandi finestre (in stile liberty?), curiosando tra gli infiniti libri di cucina, barattoli, spezie, ecc...chiaccherando con Flavia e Patrizia (Laurel era davvero molto impegnata nelle preparazioni, veramente molto professionale), due amiche che più assortite di così...il bianco e il nero, il diavolo e l'acqua santa, la posatezza della seconda che si "accoccola", dolcemente rassegnata, all'effervescenza della prima: un bellissimo esempio di "diversità elettive"....Mentre sono assorta ed immersa piacevolemente in questo clima di allegria e rilassatezza, iniziano ad arrivare le altre partecipanti...ma questa è un'altra storia che potrete trovare qua, qui e di nuovo qua.
Io mi limito a proseguire il mio racconto con le immagini....avevo detto che ero sintetica, noo!?!
Laurel prepara... |
La padrona di casa |
Divagazioni texane originali.... |
Iniziamo con una coloratissima mimosa! |
Metafotografia: il vero fotografo, Emilio Scoti. |
Studenti attente! |
Scusate la foto mossa... |
...ma il mio uovo in camicia era vivo! |
Il mio primo pancake...mosso anche lui, ma non ho scuse simpatiche! |
The end...
ma spero...
to be continued
un'altra volta!
Daiiiiii.
Un bacio e un abbraccio.
Cara, ma che cose bellissime hai scritto!! Ti sei dimenticata di dire, però, che ti volevamo a tutti i costi trattenere con noi...:)
RispondiEliminaLa prossima volta ci organizziamo per una visita più lunga, così ti scorrazzo un po' in giro per la mia città!
Grazie, conoscerti è stato bellissimo! (e niente matita rossa!Non ce n'è alcun bisogno! :)
Baci
MA che bel post...me lo stavo perdendo...grazie...è proprio bellissimo...che bei riocrdi...ciao un bacione, Flavia
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