Questo ortaggio tipico della cucina toscana, non è molto conosciuto nelle altre regioni.
E' presente tutto l'anno, anche se il periodo migliore per il suo consumo, sono i mesi freddi poiché dopo le prime gelate le sue foglie spesse diventano più tenere, saporite e croccanti, ideali per zuppe e minestroni, infatti è l'ingrediente principale della mia amatissima (quanto noiosissima da fare) ribollita (al più presto posterò la mia ricetta, magari quando fa più freddino).
Oggi però niente zuppe, direttamente dall'interessante blog di Barbara Alta voracità, ho provato a rifare due ricette, anzi la prima più che una ricetta è un goloso suggerimento per come consumare in modo sfizioso questo ortaggio.
...e siccome hanno entrambe gli ingredienti "buoni" le faccio partecipare alla raccolta di Sunflowers Un contest per Bene.
La fettunta col cavolo e l'acciughina
Si tostano delle fette di pane, se si vuole con dell'aglio strusciato sopra, poi ci si mette un po di foglioline di cavolo lesso, un'acciughina (le alici Fiorfiore al peperoncino della Coop ci stanno benissimo!), il tutto condito con olio rigorosamente "novo".
Ma veniamo al dunque.
La seconda ricetta dall'originale "Pappardelle di cavolo nero, olio nuovo e bottarga".
Premetto che è stata la mia prima volta con la pasta fatta in casa, e per questo sono rimasta abbastanza soddisfatta, ma veniamo alla ricetta: ho fatto una piccola variazione, perché, non avendo la bottarga, l'ho sostituita "incoscientemente" con del tartufo regalatomi dalla mia cara amica Anna Maria (doppio nome staccato, perché ne vale due!). Per Barbara: l'accostamento non è stato disdicevole.
Nello stendere la pasta ho avuto qualche piccolissimo inconveniente, tipo...non trovare ilmattarello, ma me la sono cavata egregiamente anche senza, anzi poi non ho usato neanche la macchina apposta per farla fine fine...le ho stese e tagliate tutte a mano le pappardelle, ma bando alle ciance!!!
Ma veniamo al dunque.
La seconda ricetta dall'originale "Pappardelle di cavolo nero, olio nuovo e bottarga".
Premetto che è stata la mia prima volta con la pasta fatta in casa, e per questo sono rimasta abbastanza soddisfatta, ma veniamo alla ricetta: ho fatto una piccola variazione, perché, non avendo la bottarga, l'ho sostituita "incoscientemente" con del tartufo regalatomi dalla mia cara amica Anna Maria (doppio nome staccato, perché ne vale due!). Per Barbara: l'accostamento non è stato disdicevole.
Nello stendere la pasta ho avuto qualche piccolissimo inconveniente, tipo...non trovare il
Pappardelle di cavolo nero, olio nuovo e tartufo
Ingredienti
Per la pasta per 8 persone
150 gr di farina bianca
200 gr di farina di grano duro
3 uova
1 cucchiaio d'olio extra vergine
sale-pepe
Per il condimento
150 g di cavolo nero lessato e strizzato
aglio, olio, peperoncino
Riporto come sempre il virgolettato della Barbara:
"Pulire il cavolo sfogliandolo e togliendo il più possibile del gambo e delle sue nervature e lessarlo in acqua bollente; si scola e se ne strizza con cura una parte che servirà per l'impasto delle pappardelle, mentre il resto basterà tenerlo nel colapasta.
Si frulla il cavolo ormai freddo, con le uova e si aggiunge al resto degli ingredienti, lavorando una pasta abbastanza morbida che farete riposare in frigo, avvolta nella pellicola, per 30 minuti. Tiratela e tagliatela a pappardelle alte 3 cm, lessatela per pochi minuti in acqua e sale, scolatela e saltate in padella con il condimento: olio, aglio, peperoncino, un'acciughina e il cavolo avanzato tagliato a coltello.
Si serve con una "c" di olio e impreziosendo con fettine finissime..." di tartufo.
Ed ora ecco la documentazione fotografica.
Il risultato finale |
Qui non sanno neanche com'è fatto il cavolo nero purtroppo...ma sicuro che appena vado su dai meie (tra la Toscana e l'emilia) me ne porto giù una carrettata.....com'è il modo migliore per comìnservarlo??? Intanto faccio un pentolone di ribollita e poi la congelo!! :D buona giornata
RispondiEliminaanche a me piace il cavolo nero anche se l'ho scoperto da poco.ottime queste fettuccine fresche, veramente molto golose1
RispondiEliminaGeniale il porta scottex al posto del mattarello!!! :-)
RispondiEliminaGrazie per aver postato la foto del cavolo nero: adesso che so come è fatto lo posso cercare per fare la ribollita, che mi piace da matti.
Fantastiche queste pappardelle, ma mi è piaciuta molto anche la fettunta. :-p
Ma che bello conosceri!!! e trovar pure quest'idee con il cavolo nero...ora lo trovo anch ein zona da me... così mi segno quest'idee...quella delle pappardelle poi è stupenda!
RispondiEliminaalla prossima!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaparticolarissime queste pappardelle, ch sa che buone poi :-P
RispondiEliminabravissima e grazie per la ricetta.
a presto.
Non credo di aver mai mangiato il cavolo nero. Appena rientro in italia prometto di cercarlo e togliermi lo sfizio di sentire che sapore ha!
RispondiEliminabuondì, sono la cheffa Barbara, quella di Alta Voracità. Un complimento vivissimo e sincero a Claudia, all'ingegno, alla passione per la vita e quindi, anche per la cucina. Piacere mio accompagnarla, finchè lo troverà utile...sulla strada che ci riavvicini al cibo, in senso lato. Era il mio intento, quando ho iniziato il blog, di condividere valori, possibilità, bellezza e negli spazi di azione culinaria, c'è fermento, vite da raccontare, vite da vivere, cibo per la mente4, gli occhi, la pancia.....
RispondiEliminaChe bella ricetta! Come sai ho scoperto il cavolo nero (toscano ;)) da poco ma mi piace tantissimo. Proverò la tua variante con il tartufo.
RispondiEliminaBaci e a presto
Eli
Eccomi qui, son tornata, ho letto i tuoi messaggi e le tue proposte, una più gustosa dell'altra, complimenti.
RispondiEliminaLe inserisco tutte con piacere al Contest perBene ;)
Grazie di cuore!
Sonia